Pescara. “Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con il suo lavoro durato tre anni ha dissodato il terreno e spianato la strada, ora ci sono tutte le condizioni per chiudere la trentennale vicenda degli espropri dell’asse attrezzato e restituire un futuro al Consorzio industriale di Chieti e Pescara. Nella legge di bilancio possiamo, adesso, stanziare i fondi per chiudere le posizioni debitorie e i contenziosi in essere, e per questo ho depositato, a mia firma, l’emendamento che il presidente Marsilio ha fatto elaborare dai suoi uffici con la collaborazione degli uffici di Palazzo Chigi e del Ministero dei Trasporti”.
È quanto dichiara il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, che precisa “Mai prima d’ora la soluzione a questo problema era stata così vicina ed anzi, a dirla tutta, nessuno aveva neanche mai lontanamente prefigurato una soluzione così radicale e semplice allo stesso tempo. Va dato merito al lungo lavoro che la Regione ha svolto in questi anni mettendo al centro della sua azione lo sviluppo economico e il rilancio delle zone industriali, compresa quella della Val Pescara che ha enormi potenzialità ma che da decenni è zavorrata dal peso dei debiti nati dai contenziosi per gli espropri. Un lavoro che ho seguito, al fianco del Presidente, da capogruppo in Consiglio regionale, ma ancor prima da presidente della Provincia in quanto l’ente era socio del Consorzio.
Va evidenziato – rimarca Testa – come l’intera area industriale sia stata trattata fino ad oggi con sconsolata rassegnazione, abbandonata al suo infausto destino nonostante la presenza di aziende di rilevanza nazionale e internazionale. Marsilio ha, invece, affrontato la questione di petto andando a Roma, accompagnato dai suoi direttori generali – prima Barbara Morgante ora Toni Sorgi – con una posizione rafforzata dai pareri e dalle relazioni del nostro capo dell’avvocatura, Stefania Valeri, e del collegio dei liquidatori del Consorzio, incontrando nell’ordine i vertici Anas, poi il Provveditore alle Opere Pubbliche, i vertici del gruppo FF.S., i vertici del Ministero delle Infrastrutture (compresi i tre ministri che si sono succeduti nella precedente legislatura). A tutti – riferisce l’onorevole – è stata esposta con chiarezza qual è l’origine del problema, quali sono le responsabilità rispettive e le competenze per intervenire e risolvere l’annosa questione, rappresentando il fatto che Regione e Consorzio non solo non avevano responsabilità o competenze ma sono in realtà le prime vittime di questa assurda vicenda.
Con l’inizio della nuova legislatura e l’insediamento del nuovo Governo è finalmente arrivato un atto del Ministero, a firma del professor Catalano, che ha riconosciuto la fondatezza delle rivendicazioni portate dalla Regione Abruzzo, invitando quindi il Governo e il Parlamento a farsene carico direttamente con una norma. Norma che abbiamo scritto e che ho già sottoposto all’attenzione del mio partito, della maggioranza e del Governo affinché venga prima ‘segnalata’ e poi approvata, facendo entrare nel bilancio dello Stato le somme necessarie a chiudere i contenziosi e a concludere il passaggio patrimoniale dell’asse attrezzato nella disponibilità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, regolarizzando la gestione in capo ad Anas. Sono molto fiducioso del fatto che chiuderemo positivamente l’iter parlamentare e che il prossimo anno sarà quello della svolta per il Consorzio industriale di Chieti-Pescara che, anche grazie alla Zes – conclude Testa – potrà finalmente esprimere tutte le sue potenzialità per lo sviluppo economico dell’area metropolitana e dell’Abruzzo intero”.