Pescara. Interruzioni, urla, schiamazzi, invettive: finisce a teatro la tragica vicenda di Giacomo Matteotti con i suoi due ultimi discorsi parlamentari, quelli del 30 gennaio e del 30 maggio 1924, pochi giorni prima di essere sequestrato e ucciso dalla Ceka fascista.
Debutta al Cordova di Pescara lo spettacolo ‘Giacomo’, un intervento d’arte drammatica in ambito politico realizzato dal Teatro dei Borgia con Elena Cotugno e regia di Gianpiero Alighiero Borgia. Un ‘uno contro tutti’, un monologo dai verbali d’assemblea arredato dal contesto parlamentare drammatico di quei giorni: stasera e domani con un ampio dibattito, poi mercoledì 14 dicembre al Teatro di Villa Torlonia di via Nomentana a Roma, quello dove il Duce negli anni successivi assisteva alle proiezioni cinematografiche private.
L’estratto dei discorsi parlamentari del leader socialista è recitato da una donna, perchè, come ha spiegato il regista Borgia, “se Matteotti dovesse rinascere, sarebbe una donna, vittima del bullismo, della violenza dei social, della canicola politica. Penso alla Boldrini, alla Segre, alla Boschi. Più facile dileggiare un corpo femminile, così come fu aggredito e dileggiato allora Matteotti”.
Stasera, alle 20.00, primo spettacolo, domani al Cordova replica alle 15.50 e talk sulla figura del martire con gli autori, Luciano Di Tizio autore de “La Giustizia Negata. Dietro le quinte del processo Matteotti”, il segretario del Psi provinciale Ester Giuliani, Maurizio Di Nicola, Presidente del conservatorio “Luisa D’annunzio” di Pescara e già ex presidente della Fondazione Silone.