Pescara. “Il reparto di ortopedia di Pescara è al collasso. A quanto pare ci sono 58 pazienti ricoverati, a fronte di 44 posti letto disponibili. Un sovraffollamento che starebbe costringendo il Santo Spirito di Pescara a chiudere le porte, dirottando i pazienti con frattura del collo del femore o di singolo arto, presso la Uosd di ortopedia di Penne-Popoli”, questa è la denuncia del vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari.
“È una situazione inaccettabile che impone in modo improrogabile l’apertura di una Uoc (Unità operativa complessa) di ortopedia Penne-Popoli, come del resto io stesso sto chiedendo da tempo. Così si valorizzerebbe l’alta professionalità del medici già in servizio e si darebbe origine a una proficua sinergia con l’ospedale di Pescara, per evitare queste gravi situazioni”, ha continuato Pettinari.
“Questa proposta, se accolta, porterebbe un aumento di posti letto di ortopedia nelle strutture, un’autonomia finanziaria, e la possibilità di assumere del personale aggiuntivo e, quindi, rappresentare un importante alleato per l’ospedale di Pescara. Non si può continuare a tagliare, depauperare e svilire la sanità di periferia, e ricordarsi delle strutture di Penne e Popoli solo quando Pescara è al collasso. Non è la prima volta che si crea questo tilt, adesso basta! Il centrodestra”, ha concluso il vicepresidente del consiglio regionale, “deve invertire la rotta sulla gestione della sanità e iniziare a lavorare con una visione e una programmazione che metta a sistema tutte le risorse del territorio. Non si può continuare a ragionare a comparti stagni e inseguire le emergenze creando enormi disagi a personale e pazienti”.