Hanno rubato l’auto davanti al palazzo municipale ma, prima di fuggire verso un casellario autostradale, hanno lasciato documenti, carta d’identità e contante al proprietario: apparentemente è un furto solo sulla Carta, sicuramente fuori dal Comune. Hanno lasciato i documenti per timore di riconoscimento? Al momento di scappare hanno gettato un ultimo sguardo furtivo seguito da un ripensamento anagrafico? Si tratta di malfattori sensibili allo stato di famiglia? Non è dato sapere ma si dà il caso che nella casistica sia il primo furto senza portafoglio, evidentemente perché la cosa, non paga e non appaga. La malvivenza sembra mossa non tanto da un senso dell’avere ma, soprattutto, del dovere. Fa troppi calcoli ed è matematico che in queste operazioni prevalgano le sottrazioni. I ladri hanno lasciato gli effetti personali del derubato ma solo in apparenza è un esempio di furto documentato: in realtà l’obiettivo era non essere identificati e dunque evitare atti di notorietà. Peraltro, se non hanno preso la carta significa che c’è una crisi d’identità: anche il ladro oggi accusa il colpo perché, va detto con molta onestà, sono in troppi a rubargli il mestiere. Ahimè, i tempi hanno reso facile l’accesso alla ‘professione’: i malviventi si sentono a casa e trovano spesso le porte aperte: oltre alle effrazioni, incassano soddisfazioni.