L’Aquila. “Domani lunedi 5 alle 11 si terrà una importante seduta del consiglio comunale, aperta e straordinaria, richiesta al Presidente del Consiglio comunale Roberto Santangelo da tutte le minoranze unite ai sensi dello Statuto e del Regolamento”, scrive l’Onorevole e Consigliera comunale Stefania Pezzopane.
“La richiesta è supportata da un ordine del giorno a mia prima firma – sottoscritto da tutti i gruppi consiliari di minoranza – che contiene sinteticamente la nostra analisi e la nostra proposta per: denunciare le carenze ed i disservizi gravissimi, rendere il Comune dell’Aquila protagonista della salvezza del nostro presidio ospedaliero, rilanciare la funzione del capoluogo di regione con il riconoscimento di ospedale Dea di 2’ livello”, conclude la Pezzopane.
ORDINE DEL GIORNO SU “PER IL DIRITTO ALLA SALUTE, PER UNA SANITÀ EFFICIENTE E DI
QUALITÀ, PER L’AQUILA CITTÀ DELLA SALUTE” IN OCCASIONE DELLA SEDUTA STRAORDINARIA APERTA DI CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSA
La Salute è argomento nevralgico, decisivo, centrale, determinante, per qualsiasi comunità. È determinante a L’Aquila, che con il suo ospedale e le consolidate professionalità, la Facoltà di Medicina e l’Università, i presidi della medicina territoriale, può e deve essere vera eccellenza regionale. Risiede nella organizzazione dei servizi alla salute, un pezzo importante del futuro della città e del territorio, e della sua competitività. Purtroppo in Italia, in seguito alla revisione del Titolo V della Costituzione, l’organizzazione complessiva
della Sanità, la suddivisione delle risorse, la distribuzione dei posti letto, delle piante organiche, il ruolo e le
risorse assegnate ai privati, è appannaggio totale delle Regioni. Lo Stato centrale fissa solo il Fondo
Sanitario Nazionale, il numero dei posti letto per abitante e i Livelli essenziali di Assistenza (LEA) che
dovrebbero essere assicurati ai cittadini. La Regione nomina i Direttori Generali delle ASL, cui assegna obiettivi. Le comunità locali sono rappresentate dal Comitato Ristretto dei Sindaci e dall’Assemblea di tutti i Sindaci. Nella nostra ASL1 il Presidente del COMITATO RISTRETTO è il Sindaco dell’Aquila, con i sindaci di Sulmona, Avezzano, Castel di Sangro ed il sindaco di Tagliacozzo in rappresentanza dei piccoli comuni. Oltre ad interloquire con i vertici ASL, convocare l’assemblea dei Sindaci, il Comitato deve approvare il bilancio
dell’Azienda, potere molto importante. Il Consiglio comunale dell’Aquila pertanto:
A) CONSIDERATO CHE
– il Comitato Ristretto ha il potere di esprimere Il proprio parere sull’ approvazione del bilancio
– i pazienti, il personale sanitario, i medici e le organizzazioni sindacali hanno più volte richiamato
l’attenzione delle istituzioni verso la situazione dell’assistenza sanitaria nel Comune, nei territori del
comprensorio aquilano, nell’intera Provincia;
– la politica sanitaria, nella sua organizzazione complessiva, dipende pressoché totalmente dalla
regione, ma che un ruolo centrale lo gioca il Comitato Ristretto dei sindaci della AsI, che dovrebbe
tutelare la salute dei cittadini, la qualità, l’efficacia ed efficienza dell’offerta sanitaria, e che il
Comitato è presieduto dal Sindaco dell’Aquila;
– la situazione del nostro ospedale, si è andata ad aggravare progressivamente negli ultimi anni, con
un peggioramento della qualità del servizio inspiegabile, inaccettabile, soprattutto considerando il
prestigioso ed indiscusso ruolo svolto in passato dal San Salvatore, le straordinarie professionalità
dei suoi operatori, il loro spirito di abnegazione, dimostrato dagli enormi sacrifici patiti prima nel
post terremoto e poi durante la pandemia, il tutto nella fase in cui, nel 2018 la Regione Abruzzo era
riuscita finalmente a liberarsi dal giogo terribile del commissariamento, che aveva imposto per anni
terribili restrizioni finanziarie e di investimenti.
– In data 29/10/2022 si è reso noto che un gruppo di una ventina di primari del Dipartimento di
chirurgia, tra i più influenti, ha inviato nelle scorse settimane al direttore generale della Asl
provinciale dell’Aquila, Ferdinando Romano, una lettera di denuncia sulla difficile situazione in cui
sono costretti ad operare da tempo, con la conseguenza che le condizioni di lavoro e,
conseguentemente, la qualità e la tempistica della cure che si riescono ad assicurare non hanno
standard accettabili e quindi efficaci;
– Abbiamo appreso che l’emergenza degli ultimi giorni ha causato l’abbandono di un Paziente che
necessitava di un intervento salva vita, una derivazione gastrica, per mancanza di materiale; si
tratta di un intervento importante ma comunque routinario e dopo un primo giro di tentativi di
richiesta di prestito di materiale necessario da parte dei chirurghi dell’Ospedale dell’Aquila ai vari
ospedali della provincia di Teramo, di Avezzano e della provincia di Pescara, si è stati poi costretti a
trasferire il Paziente a Teramo dove verrà sottoposto al medesimo intervento ma con tempi dilatati
e ritardati che condizionano anche la prognosi quo ad vitam;
B) PREMESSO CHE
– il presidente della regione Marsilio, nella fase iniziale della pandemia, ha inspiegabilmente
distribuito le risorse per affrontare il Covid con gravi squilibri ai danni della nostra Asl1, con il
silenzio assordante dello stesso comune dell’Aquila e del Comitato ristretto dei sindaci: infatti
prima del Decreto 34, che ha stanziato le risorse per quota capitaria, per affrontare l’emergenza
sono stati assegnati 58 milioni a Pescara, 48 a Teramo e Chieti, solo 19 milioni all’Aquila;
– La Asl di Pescara apriva 220 posti letto Covid, mai messi effettivamente a disposizione degli
abruzzesi (ma utili ad arrivare all’ obiettivo di istituire nel capoluogo adriatico il Dea di Il livello);
– La Asl 1 a L’Aquila riapriva in colpevole ritardo il Delta medico chiudendo, perché riconvertiti per
malati Covid, reparti strategici come Pneumologia, Malattie Infettive, metà del reparto di Medicina,
mentre nelle fasi di più acuta emergenza i pazienti erano “ricoverati” nell’interno della Chiesetta
dell’ospedale;
– La Asl 1 è l’unica azienda sanitaria in Abruzzo che non procede al reintegro dei nuclei di cure
primarie NCP inserendo nuovi medici in sostituzione di quelli andati in pensione, col conseguente
rischio che tali nuclei si depauperino e chiudano i battenti, proprio alle soglie della creazione delle
Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e successivamente delle Unità Complesse di Cure Primarie
(UCCP), strutture propedeutiche alla creazione delle Case di Comunità;
– ci sono ancora adesso reparti chiusi ai pazienti non covid, mentre tuttora si registrano ritardi
gravissimi nelle attività chirurgiche; lunghe attese per interventi decisivi, quali quelli per patologie
oncologiche, con i tempi di attesa per accertamenti clinici, anche i più semplici, che sono divenuti
ormai inaccettabili, costringendo chi non può attendere a ricorrerre a prestazioni a pagamento;
– Si registrano inoltre forti carenze relativamente l’acquisto incompleto e con qualità scadente di
dispositivi quali cateteri, fili di sutura, drenaggi, come riportato da ampie testimonianze dei
chirurghi delle varie specialità che operano all’Ospedale San Salvatore;
– sono state da tempo bloccate assunzioni (vedi CUP), concorsi, acquisti attrezzature anche dopo la
fine del commissariamento della sanità abruzzese;
– Si registra ancora l’enorme ritardo nell‘apertura del reparto per la PET, nonostante questa sia stata
finalmente autorizzata;
– Si registra inoltre lo stop forzato all’utilizzo della radioterapia intraoperatoria IORT, a causa del
mancato rinnovo dell’apparecchiatura stessa con un aggiornamento necessario e imprescindibile
per la sicurezza delle pazienti il cui costo, come da preventivo, è di 200 mila euro, con conseguente
fermo della macchina da aprile, nonostante le continue richieste da parte del personale dei
radioterapisti, e col rischio che nelle logiche di un risparmio senza criterio, si andrà a superare la
fine dell’anno senza metterla in funzione con forse l’ auspicato aggiornamento che verrà eseguito
soltanto nel 2023;
– Ci sono ritardi persino per le più elementari spese per i presidi assistenziali, farmaci e reagenti;
– nell’organizzazione del personale ci sono gravissime carenze, denunciate ormai da tutte le sigle
sindacali, con giornate di ferie accumulate per anni, turni massacranti ed una grande stanchezza, le
cui conseguenze si leggono ormai sempre più spesso sui volti di medici ed operatori;
– quotidianamente vengono effettuati tagli trasversali, giustificati dalla “volontà di avere
trasparenza”, mai meglio indirizzata, indicata, specificata, che bisogna accettare in silenzio o si
finisce in consiglio di disciplina, con vere e proprie minacce di ritorsioni;
C) VERIFICATO CHE
– la ripartizione dei fondi per l’edilizia sanitaria ex articolo 20 presenta un grave squilibrio ai danni
dell’Aquila: su 410 milioni di euro, al P.O. del San Salvatore ne sono stati destinati solo 4, meno
del1%;
– la nuova ripartizione del Fondo Sanitario Regionale con i criteri pressoché tutti centrati sul numero
di abitanti della ASL penalizza gravemente, minandone il futuro andamento funzionale, la Asl
1,perché essa, sebbene abbia un minor numero di abitanti, ha ben 138 comuni, su una superficie
pari al 47 % dell’intera regione, con tutte le conseguenti acuite difficoltà nel garantire in forma
omogenea servizi sanitari su tutto il territorio; e soprattutto ha la maggior percentuale di anziani,
quindi di soggetti aventi più comorbilità e necessità di maggiori accessi ai servizi sanitari;
– una parte importante delle risorse del PNRR verranno destinate alla sanità e che sarebbe
opportuno, come da raccomandazioni che lo Stato e il Ministero della salute hanno sempre fornito,
investirle non soltanto per l’edilizia sanitaria ma anche per il potenziamento dei presidi sanitari, per
l’ammodernamento di strutture e attrezzature, tecnologie e telemedicina;
– che il comune dell’Aquila dispone di un ampio patrimonio immobiliare pubblico sparso su tutto il
territorio comunale che potrebbe in parte essere utilizzato per moltiplicare e potenziare i presidi di
sanità territoriale con il conseguente aumento della capillarità dei servizi;
– La ASL 1 conta il maggior numero di punti di erogazione dell’offerta sanitaria;
TUTTO CIO’ PREMESSO
Il Consiglio Comunale
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta
1) a far consegnare a tutti i consiglieri comunali copia dei verbali delle riunioni del comitato ristretto dei
sindaci tenutisi dal 2016 ad oggi, anche in forma telematica, e, se mai convocata, dell’ASSEMBLEA DEI
SINDACI;
2) a convocare l’assemblea dei sindaci almeno ogni 3 mesi;
3) a predisporre un piano, da trasmettere al più presto al Consiglio Comunale, circa le iniziative che ritiene
debbano essere avviate alla luce di quanto previsto per la sanità nel PNRR, in particolare per quanto
riguarda l’organizzazione della medicina territoriale nel nostro comprensorio e Provincia;
4) a Istituire la Consulta della Sanità Aquilana;
5) a chiedere alla ASL dell’Aquila se è in condizioni di comunicare il fabbisogno di personale sanitario e non,
totale e suddiviso per i singoli ospedali e dipartimenti territoriali provinciali e, se la asl dovesse essere
sprovvista di tali dati, i motivi che hanno impedito ed impediscono a tutt’oggi la compilazione di questo
atto di programmazione fondamentale;
6) richiedere la pubblicazione dei bandi di concorso per figure di ruolo e non facenti funzione, la previsione
delle date dell’espletamento di quelli eventualmente banditi e la stabilizzazione dei precari, in misura pari a
quanto già fatto nelle altre ASL abruzzesi come previsto dalle leggi, anche aprendo una “vertenza personale
ASL” con la Regione;
7) di acquisire e comunicare alla III Commissione le liste d’attesa per esami radiologici, endoscopici, visite
specialistiche, con particolare riferimento a percorsi diagnostici per la prevenzione o sospetto di neoplasie,
per l’intera ASL, ed in particolare per l’Ospedale dell’Aquila, alla data del 30 ottobre 2022;
8) concordare con Regione e vertici Asl l’acquisizione delle nuove tecnologie (come peraltro previsto nel
PNRR), sistemare nel frattempo la vergogna della PET ancora nel “cassone” di un Tir, montare la RMN,
vagliare seriamente le richieste di strumenti e mezzi dei singoli reparti, verificare ed identificare le cause di
eventuali errori e ritardi negli acquisti dei più comuni farmaci, reagenti e materiali di consumo e presidi;
9) concordare con Regione e vertici Asl la messa in funzione in tempi brevissimi della radioterapia
intraoperatoria IORT;
10) Rivedere la ripartizione dei finanziamenti per l’edilizia sanitaria, finalizzando finalmente le risorse per
l’adeguamento sismico dei corridoi e dell’edificio 1 e l’efficientamento energetico;
11) verificare, e dare comunicazione al consiglio, se corrisponde al vero che si siano registrati e si registrino
ritardi negli acquisti dei più comuni farmaci, reagenti e materiali di consumo nei presidi sanitari,
identificando eventualmente le cause di possibili errori, ritardi, o se vere e proprie scelte gestionali
12) concordare con vertici Asl e medici del territorio uno studio del patrimonio immobiliare pubblico di
proprietà comunale per destinarne una parte alla predisposizione di presidi di sanità territoriale diffusi su
tutto il territorio;
13) ad agire istituzionalmente presso i vertici ASL per la risoluzione del problema inerente i Nuclei di Cure
Primarie;
14) applicare un coinvolgimento diretto degli enti del terzo settore che già in alcuni casi con le loro
iniziative stanno generando un sostegno concreto ed insostituibile allo sviluppo delle tecnologie e dei
servizi a cittadine e cittadini.
SI IMPEGNA INFINE IL SINDACO
15) ad avviare iniziative verso la Regione Abruzzo affinché L’Aquila abbia il riconoscimento di ospedale Dea
di secondo livello, considerando che in esso è ospitata anche la Facoltà di Medicina e, nel caso si
procedesse alla realizzazione di uno o due ospedali di secondo livello senza prevedere un coinvolgimento
del “San Salvatore”, (come purtroppo sembrerebbe da notizie frammentarie che escono dall’assessorato
alla sanità) a promuovere sin da ora una mobilitazione cittadina con tutte le forze politiche, le
organizzazioni sindacali e di categoria, i cittadini e le parti sociali.