Giornalista: “Maestro, viviamo tra virus e guerre. Che fine faremo?”
Ennio Flaiano: “Non mi chieda dove andrete a finire perché già ci siete”
Giornalista: “Mi preoccupa il futuro”
Flaiano: “Tranquillo, il meglio è passato”
Giornalista: “É pessimista?”
Flaiano: “Il pessimista è un ottimista ben informato”
Giornalista: “Me la segno, Maestro. Non ci sono più intellettuali come lei”
Flaiano: “Le cose sono cambiate: oggi anche il cretino ha delle idee”
Giornalista: “Sa che le dico? La stupidità degli altri mi affascina ma preferisco la mia”
Flaiano: “Lei, amico, è affetto da un complesso di parità: non si sente inferiore a nessuno”
Giornalista: “Ah, ah… bella.. continui pure a citarsi”
Flaiano: “Lei è uno scrittore?”
Giornalista: “Solo sedicente. Di sicuro non mi sento Franz Kafka”
Flaiano: “Kafka? Al suo primo romanzo stampò 10 copie e le vendette tutte. Poi confessò a un amico: ‘9 le ho comprate io, vorrei sapere a chi è andata l’altra’ “
Giornalista: “Meraviglioso aneddoto, Maestro. A lei è sempre andata bene?”
Flaiano: “Misi in scena ‘Un marziano a Roma’ e fu un fiasco. Mi dissi: ‘L’insuccesso mi ha dato alla testa’ “
Giornalista: “Per fortuna c’è la famiglia in cui rifugiarsi dopo le delusioni”
Flaiano: “Sappia che ho lasciato la mia per sentirmi meno solo…”
Giornalista: “Fulminante, un’altra sua perla! Comunque, con l’economia e la famiglia in crisi, si confida almeno nella politica: siamo andati al voto, lo sa?”
Flaiano: “La notizia mi ha talmente sconvolto che non sono riuscito a chiudere occhio tutto il pomeriggio”
Giornalista: “Che pensa dell’attualità?”
Flaiano: “Che la situazione è grave ma non è seria”
Giornalista: “Eh, la gente vive male tra mega bollette e covid”
Flaiano: “Non so se viva male. Personalmente muoio alla giornata”
Giornalista: “Su cosa fare ancora affidamento? Ho smesso persino di trasgredire al punto da essere sicuro che non andrò neppure all’inferno”
Flaiano: “Gli italiani pensano che l’inferno sia un luogo dove, bene o male, si sta con le donne nude e dove con i diavoli ci si mette d’accordo”
Giornalista: “Ma come? E Dante? La Divina Commedia?”
Flaiano: “L’Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri”
Giornalista: “Mi ero dimenticato di questo suo celebre commento nell’ottica Dolce Stil novo!”
Flaiano: “Esimio giornalista ora devo salutarla, quassù mi tocca lavorare sui testi”
Giornalista: “Testi di che tipo?”
Flaiano: “Sacre scritture”
Giornalista: ”Fa dello Spirito?”
Flaiano: “No, ciò che dico è Vangelo”
Giornalista: “Questo lavoro la impegnerà a lungo?”
Flaiano: “Di solito i tempi sono biblici ma quassù ho amicizie assai in Alto, anzi nell’Altissimo: conto di fare il miracolo in pochi giorni”
Giornalista: “Buona vita, Maestro e genio del paradosso”
Flaiano: “Buona vita a lei ma non mi citi troppo spesso”
Giornalista: “Perché?”
Flaiano: “Sa come la penso: il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso”