L’Aquila. “Non credo che competa al ministro dell’Istruzione fare incontri con varie associazioni”. Così ha risposto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nel corso di ‘Mezz’ora in più’ a Lucia Annunziata in merito alla richiesta dell’Anpi di incontrarlo dopo la lettera inviata alle scuole dal ministro per invitare a ricordare il 9 novembre, la giornata della caduta del Muro di Berlino. Secondo l’Anpi quella data decisa dall’Onu commemora la lotta contro il nazifascismo e l’antisemitismo ed è un errore rimuovere questi fatti. Valditara ha spiegato che “A breve ci saranno altre giornate nelle quali inviterò le scuole a discutere e riflettere”, come quella sulle leggi razziali, “leggi infami” ha detto il ministro sottolineando di ritenere utile discutere sul “razzismo” e su quelli che sono invece “i pilastri della nostra società”.
Valditara ha ricordato poi le date del 25 aprile, giorno della Liberazione e della vittoria sul nazifascismo, del 27 gennaio, giorno della memoria nel ricordo della Shoah, come momenti di riflessione e confronto. All’obiezione se questi inviti alla discussione non siano piuttosto una “questione di riscrittura della storia”, il ministro ha replicato di ritenere “che discutere sia sempre positivo, discutere sulle radici della nostra Costituzione, della nostro società, della nostra civiltà è importante”. Valditara ha detto di ritenere “essenziale riconoscere l’altro: “chi governa ha la legittimità per farlo e chi è all’opposizione ha il diritto di essere ascoltato”. È importante “la ricostruzione di un tessuto valoriale comune, nello spirito della res publica” ha aggiunto. Figlio di un padre partigiano, alla domanda se ci sia un ‘conflitto’ tra questa storia familiare e il trovarsi in uno schieramento di destra, il ministro Valditara ha risposto “penso che mio padre non potrebbe che apprezzare l’attaccamento all’articolo uno della Costituzione” che pone le fondamenta della vita democratica della Repubblica.