Ortona. La Riserva naturale regionale “Ripari di Giobbe” non sembra avere pace. Dopo la previsione del nuovo PRG di Ortona che consente una pesante cementificazione delle aree agricole attorno all’area protetta, ora vaste aree di vegetazione spontanea sul promontorio e lungo un vicino fosso, alberi compresi, all’interno della riserva sono stati eliminati per far posto a un reticolo di piste sterrate e a un grande vigneto.

Dichiara Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese “Ci siamo accorti della rilevante trasformazione nell’ambito di una ricerca in corso sui cambiamenti nell’uso del suolo nelle aree protette abruzzesi attraverso il confronto delle foto aeree e satellitari di Google Earth di vari anni e dei portali cartografici nazionale e regionale. Il confronto tra le foto del 2017 e quelle del 2022 è impietoso anche perché parliamo di un’area protetta relativamente piccola, immersa in un territorio, quello costiero, già pesantemente trasformato per scopi agricoli, residenziali e industriali. Abbiamo chiesto se nel tempo sono state concesse tutte le autorizzazioni necessarie per eliminare la vegetazione, alberi compresi, e realizzare le piste sterrate che, tra l’altro, si allontanano anche dall’area che è stata destinata a vigneto interessando anche il bordo della meravigliosa falesia. Qualora siano state rilasciate, chiediamo anche una valutazione della loro legittimità in quanto a nostro avviso è evidente che trasformazioni di ampie porzioni di territorio sviliscono ovviamente la funzione primaria della riserva rispetto alle stesse finalità della legge istitutiva dell’area protetta, la tutela di piante, animali e paesaggio”.

L’associazione scrivente, attraverso il confronto con la serie storica di foto aeree tratte dal programma Google Earth, ha potuto evidenziare rilevanti cambiamenti nell’uso del suolo e la realizzazione di vere e proprie piste sterrate all’interno della Riserva naturale regionale “Ripari di Giobbe” nel comune di Ortona.