L’Aquila. Mercoledì 2 e giovedì 3 novembre ci saranno delle matinée nella Casa del Teatro all’Aquila, alle 11, con “Storia di Barbablù”, con regia, musiche e drammaturgia di Eugenio Incarnati, collaborazione artistica di Roberta Bucci, con Eugenio Incarnati, Michele Di Conzo, Alessandra Tarquini e Fabrizio Villacroce.
Uno spettacolo in cui i bambini ridono e gli adulti, quasi quasi, si spaventano. Una logica illogica sospinge lo spettacolo: ogni possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è visibile, svelato e tutto è improbabile. Tutto, d’altro canto, è veloce, quel tanto che serve a frustrare i sensi e ad abbandonarsi al flusso del racconto. Nella povertà dell’allestimento, nel grottesco, nell’onirico e nel ridicolo si ritrova, alla fine, il senso del linguaggio del teatro.
Nato come esperimento di teatro-laboratorio, “Storia di Barbablù” ha una drammaturgia originale che, partendo dalla struttura della fiaba trascritta da Perrault, recupera elementi tratti dalle storie della tradizione popolare abruzzese.