L’Aquila. Il giornalista Michele Santoro all’Aquila per presentare il nuovo libro “Non nel mio nome” (Marsilio). La presentazione si svolgerà giovedì 27 ottobre, alle ore 18, presso Libreria Colacchi, in corso Vittorio Emanuele 5 all’Aquila. A introdurre la presentazione, il giornalista Massimo Liofredi, già direttore di Rai 2 e delle sedi Rai di Abruzzo e Molise.
“Davanti alle tragedie collettive degli ultimi mesi, Michele Santoro sente il bisogno di lanciare un grido d’allarme contro l’orrore che ci lascia ormai indifferenti”, così in una nota diffusa oggi. “In questa sconvolgente e appassionata denuncia non fa sconti e sottopone a una feroce critica tutte le grandi contraddizioni che ci hanno condotto sull’orlo del baratro: una democrazia bloccata da una politica inconcludente e impreparata, che non vede alternative se non affidarsi a tecnici e cavalieri salvifici; la parabola del populismo che ha mostrato tutti i suoi limiti nella disfatta del Movimento 5 Stelle, che pure era emerso come forza dirompente in grado di smuovere le acque di una politica insensibile ai problemi dei cittadini; un’informazione ormai megafono della propaganda, da cui è bandito non solo il dissenso ma qualsiasi interrogativo, e che si riduce a inseguire e ingigantire questioni pretestuose, senza incidere sulle sorti del paese.”
Con uno stile documentaristico e narrativo, partendo proprio dai contrasti di cui sono stati protagonisti, Santoro traccia una appassionante controstoria di Silvio Berlusconi, della sua ascesa e degli eccessi, dei trionfi e dei passi falsi. “Un’epopea”, prosegue la nota, “a colpi di misteri, incontri, diktat e editti, personaggi e volti più o meno noti, comprimari e comparse, dalle maratone antimafia che il giornalista condusse a reti unificate alla discesa in campo di Berlusconi, dalla frattura plateale del 2001 da Sofia alla puntata-duello di Servizio Pubblico del 2013. Fino alle ultime, inaspettate, aperture: ‘La statura politica, le capacità umane e imprenditoriali di Berlusconi sono fuori discussione’; ‘A Santoro non hanno mai fatto difetto né l’intelligenza, né la capacità giornalistica di individuare il punto delle questioni’. Una pace definitiva? Una tregua? O una nuova fase del duello per arrivare alla verità?”