L’Aquila. Incidenza dei casi, indice di trasmissibilità Rt e ricoveri ospedalieri: i tre parametri cruciali che rappresentano il ‘termometro’ dell’andamento dell’epidemia di Covid-19 segnano questa settimana un nuovo balzo, mentre salgono da 4 a 6 le Regioni dove l’occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid ha superato la soglia di allerta del 15%. Il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della Salute evidenzia numeri e curve che si confermano in risalita, così come aumentano le Regioni classificate a rischio alto: sono otto rispetto alle sei di una settimana fa.
L’Rt, rileva il monitoraggio, ha raggiunto il valore di 1,30 rispetto a 1,18 della scorsa settimana e si colloca sopra il
valore soglia dell’unità, mentre l’incidenza raggiunge quota 504 per 100mila abitanti rispetto a 441 di 7 giorni fa. I valori più alti dell’incidenza si registrano nelle Province autonome di Bolzano e di Trento con, rispettivamente, 992,2 casi per 100mila abitanti e 916,9. Aumentano anche i pazienti Covid ricoverati: il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva sale infatti al 2,4% – ma resta ben al di sotto della soglia critica del 10% – e quello in aree mediche sale invece al 10%. In questo quadro salgono a sei le Regioni e Province Autonome dove l’occupazione dei reparti ordinari è sopra la soglia di allerta fissata al 15%.
Sono Calabria (al 16%), Friuli Venezia Giulia (17,5%), PA Bolzano (23,6%), PA Trento (17,2%), Umbria (26,6%) e Valle d’Aosta dove si registra il valore più alto pari a 56,7%. Nelle 24 ore invece, secondo i dati del ministero della Salute, sono 40.580 i nuovi contagiati (ieri 45.705). Le vittime sono 98 (ieri 66) ed il tasso di positività è di 18,74%
(rispetto al 19,18% del giorno precedente). Sempre nelle 24 ore, sono invece 244 i pazienti ricoverati in terapia
intensiva (ieri erano 236), ovvero 8 in più, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 6.540 (ieri erano 6.358), cioè 182 in più. L’ultima indagine rapida Iss-ministero conferma inoltre che, sulla base della rilevazione del 4 ottobre, la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 predominante, al 93%.
La situazione epidemiologica in Italia è dunque in evoluzione e il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ribadisce l’invito alla prudenza: “Dato l’aumento della velocità della circolazione virale, è bene mantenere dei comportamenti prudenti e soprattutto effettuare le dosi di richiamo di vaccino per le persone più a rischio – anziani e fragili – in modo da proteggersi dalle conseguenze più gravi della malattia”, afferma.
Un’allerta arriva anche da Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, secondo il quale “siamo alla vigilia di una nuova ondata di Covid-19, l’ottava, a cui andremo incontro con l’arrivo dei primi freddi. Sarà meno pesante di altre – spiega – ma sappiamo che porterà con sé tanti morti, soprattutto tra gli anziani, perché solo il 30% degli over 80 ha fatto la quarta dose di vaccino e può dirsi protetto dalle conseguenze gravi della malattia”.
Tranquillizza invece il direttore dell’Unita’ di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi: “Sappiamo che il vaccino protegge dalla malattia grave ma non dal contagio, ma proprio grazie al vaccino i sintomi sono simili all’influenza e non gravi. Il dato importante è che non si arrivi ad una congestione degli ospedali e la situazione non si mostra preoccupante”. Quindi un consiglio: “Vaccinarsi con la quarta dose e l’antinfluenzale se si rientra nella categoria dei fragili e usare sempre la mascherina in luoghi chiusi e affollati”.
E proprio sul fronte dei vaccini, l’azienda biotecnologica Novavax ha annunciato i risultati positivi dello studio clinico di fase 1/2 del suo candidato vaccino combinato contro Covid e Influenza (CIC). I dati hanno mostrato la capacità del vaccino CIC di generare risposte immunitarie contro il virus SarsCoV2 e ceppi influenzali omologhi ed eterologhi. Il CIC combina in un’unica formulazione il vaccino proteico anti-Covid di Novavax e il potenziale vaccino
influenzale quadrivalente.