L’Aquila. Di sentenze di risarcimento civile per il sisma del 6 aprile 2009 all’Aquila ce ne sono state fin qui parecchie, ma “in nessuna di queste è mai stato evocato il concorso di colpa”.
Lo spiega l’avvocato Wania Della Vigna, che ha seguito le vicende dei parenti delle vittime per la Casa dello Studente o per altri fabbricati di via Campo di Fossa. “Ho letto la sentenza odierna – dice all’ANSA – e non riesco a trovare una motivazione logica in tutto questo. Nella stessa sentenza poi il giudice si contraddice anche perchè condanna enti e parti, ovvero gli imputa l’obbligo di proteggere ‘incolumità delle persone. E in più il comportamento delle vittime di via Campo di Fossa non incide, alle 3.32, sulle cause del crollo. Non c’è un collegamento causale. I ragazzi non sapevano che stava per arrivare la scossa. Sono anche nel procedimento di Amatrice per le palazzine di piazza Sagnotti, per il quale siamo in Appello, ma neanche lì è stato evocato il concorso di colpa”.
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