L’Aquila. La circolazione del virus Sars-CoV-2 “sta aumentando con i casi che sembra stiano crescendo quasi del 20% a settimana. Non è un aumento per fortuna molto aggressivo, nella seconda metà di giugno era al 60%, ma tutto dipenderà dalla durata della salita dei contagi”. L’obiettivo è che il ritmo di crescita non aumenti e che la durata sia limitata ma “molto comunque dipenderà dalla responsabilità di tutti noi”. Così Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia sottolineando che dai dati numerici “sembrerebbe che l’epidemia non stia cambiando”.
Ricoveri e decessi per i positivi al Covid-19, infatti, rileva l’esperto, “sono in proporzione costante rispetto ai contagi”. Tra i positivi, spiega Cislaghi, “i ricoverati sono una percentuale molto stabile che varia appena tra il 7 ed il 9 per mille e nelle ultime settimane non è mai scesa sotto all’8 per mille. Anche il tasso di mortalità dei prevalenti (indice da non confondere con la letalità) è anch’esso molto stabile e semmai in crescita e attualmente ogni 100.000 positivi prevalenti ne muoiono in un giorno dai 10 ai 12”. Di conseguenza, afferma, anche una crescita lenta di casi, se costante, può portare a forte impatto. “Quindi – conclude l’esperto – dobbiamo preoccuparci se i contagi crescono e da parte di tutti dovrebbe esserci la responsabilità per limitare le occasioni di contagio”.