Roseto degli Abruzzi. “Viene sinceramente da sorridere ascoltando le dichiarazioni di Gioventù Nazionale in merito al presunto taglio dei giovani dall’agenda dell’Amministrazione Nugnes – affermano il Consigliere delegato alle Politiche Giovanili Christian Aceto e il Gruppo Under in un comunicato diffuso oggi – viene da sorridere per diversi motivi, facilissimi da elencare: innanzitutto perché nessuno è stato mai escluso dalle scelte amministrative dedicate ai giovani e sono state tante le iniziative messe in campo, a loro rivolte, e che saranno seguite da altre entro l’anno. Il Tavolo delle Politiche Giovanili è stato costituito nel mese di aprile e sta andando avanti lavorando su diverse proposte che saranno a breve portate a termine. Diverse sono le iniziative già supportate in questi mesi: portiamo come esempio Roseto Art.Lab, realizzato grazie al lavoro sinergico con l’assessore Luciani, oppure ricordiamo la collaborazione con giovani volonterosi come coloro che hanno organizzato la Caccia al Tesoro. Inoltre, stiamo valutando di destinare la struttura che ha ospitato l’Informagiovani ad un luogo di ritrovo per i ragazzi e le ragazze, che assolva non solo al compito dell’informazione ma che sia anche un luogo di “azione”, ovvero dove poter socializzare e condividere idee. Quindi, sono i fatti a dimostrare la realtà e a rimandare al mittente le accuse di Gioventù Nazionale”.
“Viene da sorridere, soprattutto, – aggiunge il Consigliere Aceto nella nota – che le critiche arrivino da un movimento politico che per primo ha deciso di mettere da parte i giovani del territorio, sacrificandoli sull’altare delle scelte politiche imposte da Roma. Il riferimento, facile da comprendere, va ovviamente al Consigliere Comunale Francesco Di Giuseppe, uno dei giovani che più si è impegnato per il suo partito, con oltre quindici anni di militanza e manifestazioni in tutta Italia, e che si è ritrovato con un pugno di mosche in mano al momento di scegliere i candidati di Fratelli d’Italia nei collegi per le politiche. La Meloni, infatti, ha ben pensato di preferire candidati non abruzzesi nei ruoli chiave, escludendo proprio un giovane che, fin dalle prime ore, sembrava un papabile candidato. Siamo certi che, lo stesso Di Giuseppe, non abbia gradito questa “imposizione” e, una volta persa la candidatura, ha dovuto concentrare il suo impegno politico (visto che non aveva una campagna elettorale da organizzare) nel dare indicazioni per strumentalizzare anche il Tavolo delle Politiche Giovanili. Quindi, prima di venire a dare lezioni sul rispetto delle nuove generazioni, sarebbe meglio che Fratelli d’Italia guardasse prima in casa sua. Ci fa specie, inoltre, vedere intervenire sulla stampa un componente del Tavolo per le Politiche giovanili, forse guidato proprio dal Consigliere Di Giuseppe, che potrebbe segnalare queste cose direttamente al presidente invece di strumentalizzare sui media un organo così importante per la nostra città. Un modus operandi che, purtroppo, vede Fdi spesso protagonista”.