Pescara. “Questione Sicurezza a Pescara: è ora di affrontare il cambiamento”. Inizia così la lettera del sindacato Fsp polizia ai candidati alle prossime elezioni. “Con le elezioni politiche alle porte, oggi più che mai, è il momento di affrontare la lunga lista delle problematiche relative alla questione sicurezza che assillano il territorio e che, con il passare del tempo, hanno messo a dura prova il personale delle Forze dell’Ordine in servizio in provincia di Pescara. Infatti, mentre si continuano a chiedere sacrifici e sforzi alle donne e agli uomini in divisa, il tema della sicurezza continua a scivolare sempre più in basso nella lunga lista
delle cose da fare e si continuano a rinviare problematiche non più rimandabili”.
“Le questioni da affrontare sono tante, tutte ampiamente rappresentate ai vari livelli istituzionali e tutte rimaste, sin qui, senza adeguata risposta, motivo per il quale con la presente ci rivolgiamo a tutti i candidati alle elezioni politiche del 2022, futuri rappresentanti rappresentanti del territorio in Parlamento, siano essi parte del nuovo Governo o all’opposizione, che dovranno farsi carico delle istanze di cui sopra. Premessa: A fronte di una popolazione dei residenti della città di Pescara di circa 120mila abitanti, che la rende comunque il Comune più popoloso d’Abruzzo, con l’unico aeroporto della Regione e un importantissimo snodo ferroviario sull’asse adriatico e su quello tirreno-adriatico, il suo agglomerato urbano ne conta attualmente circa 360mila. A ciò deve aggiungersi che la Regione Abruzzo è caratterizzata da una particolare organizzazione policentrica, priva di chiara gerarchia funzionale tra le città di L’Aquila e Pescara, che condividono funzioni amministrative di grado elevato, in altre Regioni concentrate nel solo Capoluogo. I dati sociali e geopolitici sopra appena accennati, trovano un fedele riscontro anche nella fotografia dello sviluppo della criminalità della Regione e in tal senso, l’analisi dei dati forniti dal Ministero dell’Interno e le ultime relazioni della D.I.A., che hanno rilevato sul territorio pescarese infiltrazioni della criminalità di stampo mafioso pugliese, calabrese, campana e siciliana, nonché le annose e gravi situazioni della criminalità locale, fotografano in maniera inconfondibile un territorio che invoca sicurezza”.
“A ciò si aggiungano la recentissima operazione della DIA effettuata il 26 luglio u.s. sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Reggio Calabria, che ha coinvolto anche la città di Pescara e che ha portato a n. 12 arresti e al sequestro preventivo di circa 32 milioni di Euro e i gravissimi fatti di cronaca avvenuti lo scorso 1 agosto, con l’esecuzione in stile mafioso in pieno centro dell’architetto Valter Albi e il grave ferimento di Luca Cavallito, che hanno fatto balzare la città di Pescara sulla cronaca nazionale, che impongono particolare attenzione anche alla luce di analoghi fatti avvenuti nel recente passato (es. gli omicidi di Italo Ceci della cd. “banda Battestini” consumato il 21.01.2012 e di Alessandro Neri consumato il 18.03.2018)”.
Problematiche organizzative:
“Alla luce di quanto sopra, al fine di soddisfare le istanze di sicurezza che provengono dal territorio, nonché di garantire agli stessi operatori del Comparto Sicurezza un’adeguata tutela e la serenità necessaria per svolgere al meglio la propria missione, appare assolutamente necessario un adeguamento degli organici e delle dotazioni dei vari reparti della Polizia di Stato della provincia di Pescara, impoveriti dai tagli imposti dalla legge Madia. A tal proposito, infatti, occorre evidenziare che entro l’anno 2025 andranno in pensione, solo per raggiunti limiti di età, circa 1/3 dei poliziotti in servizio nei vari reparti della Polizia di Stato che insistono nella provincia di Pescara ed è d’obbligo correre immediatamente ai ripari per scongiurare che all’impoverimento numerico faccia seguito l’irrimediabile perdita di un patrimonio conoscitivo che non si riesce a tramandare a causa della continua situazione emergenziale che non consente un affiancamento. Oltre all’adozione di un piano straordinario di assunzioni, già richiesto a livello centrale, per fronteggiare le potenzialità criminali del territorio e della sua centralità regionale, anche come riferimento del centro Italia nell’asse adriatico Bologna-Bari occorre nell’immediato:
a) l’immediata riclassificazione di tutti i reparti della provincia di Pescara la cui sottovalutazione è sotto gli occhi di tutti;
b) l’istituzione del Reparto Mobile di Pescara, anche eventualmente in forma congiunta con quello esistente di Senigallia, atteso che le esigenze del territorio sono praticamente quotidiane tra eventi sportivi, politici e esigenze della cd. “movida”;
c) l’istituzione di un posto di Polizia fisso nel Comune di Montesilvano, in un territorio dove attualmente si trova il reparto cinofili della Polizia di Stato e che recentemente è stato caratterizzato da una forte espansione con i connessi problemi di criminalità e/o di
un posto di Polizia fisso nella Val Pescara o, comunque, nelle aree interne (es. a Penne nel vecchio edificio del dismesso distaccamento della Polizia Stradale o sull’area Vestina);
d) l’assegnazione di personale specializzato U.O.P.I. anche al Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo di Pescara, alla luce del rinnovato quadro operativo che prevede l’intervento delle predette unità anche in occasione di reati di grave entità;
e) l’istituzione nella provincia di Pescara di un distaccamento delle nascenti S.I.S.C.O. destinate alle città sedi delle Direzioni Distrettuali Antimafia con competenza interprovinciale, attese le impellenti esigenze di fronteggiare la criminalità organizzata in un territorio strategico per la Regione. A quanto sopra si deve aggiungere l’urgente necessità di aggiornare ed adeguare le dotazioni indispensabili per i servizi di controllo del territorio e per il contrasto alla sempre più diffusa ed aggressiva criminalità “da strada” (distribuzione delle armi non letali, come le pistole ad impulsi elettrici, gli spray urticanti, insieme a quella delle body-cam va accelerata e resa capillare per garantire i massimi livelli di efficienza ed efficacia). – Tutele professionali e della qualità della vita: A livello centrale occorre un concreto impegno per mantenere fede alle promesse sulle coperture assicurative rispetto agli infortuni professionali e alla tutela legale. Inoltre, riteniamo parallelamente necessario un provvedimento normativo che preveda seri protocolli operativi per salvaguardare i colleghi sotto il profilo penale. Assolutamente urgente è l’adeguamento degli stipendi, atteso che le Forze di polizia italiane sono tra le meno pagate dell’Unione europea e delle indennità accessorie, ferme da molti anni. In ultimo, di non secondaria importanza, occorre nell’immediato una previdenza dedicata che vada a restituire integralmente, agendo sui coefficienti pensionistici, quanto perso a causa della mancata istituzione della previdenza complementare. In tal senso auspichiamo la creazione di un polo nazionale contabile amministrativo che accentri tutte le prestazioni previdenziali in favore del personale della Polizia di Stato, alla stregua di quello già esistente per l’Esercito Italiano (inaugurato nel 2019 a Chieti), per il quale proponiamo l’ubicazione proprio nella provincia di Pescara ideale per la vicinanza alla città di Roma. In conclusione, per le eventuali iniziative di competenza, alla presente lettera si allega copia della relazione “Pescara SiCura” stilata lo scorso 11 novembre 2021 e consegnata al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno On. Nicola Molteni. La presente lettera, diffusa anche a mezzo stampa, verrà consegnata altresì ai sig.ri Prefetto e Questore della Provincia di Pescara, al Presidente della Regione Abruzzo, al Presidente della Provincia di Pescara, al Presidente dell’Osservatorio Regionale per la Sicurezza e la Legalità, al Sindaco di Pescara, all’Assessore alla Sicurezza del Comune di Pescara e all’Assessore alla Sicurezza del Comune di Montesilvano. La sicurezza dei cittadini e il benessere delle donne e degli uomini delle Forze dell’Ordine meritano progetti ambiziosi. #sempredallapartedeipoliziotti”. Conclude Fsp Polizia.