Pescara. “Con il Decreto Aiuti è stato fatto un grande passo avanti per superare il blocco della ricostruzione post sisma dovuto al problema delle lievi difformità edilizie nei comuni fuori cratere. Peccato, però, che ancora una volta sia entrato in azione il freno a mano tirato dal Partito democratico e dal ministro Franceschini, che continua a porre ostacoli incomprensibili al pieno sblocco della ricostruzione”.
Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “Da più di quattro anni, infatti, è il ministero guidato da Franceschini ad aver posto il veto alle numerose proposte normative presentate nel tempo e in varie
occasioni, per superare il diniego all’autorizzazione a ricostruire e a concedere i contributi per la ricostruzione in presenza di lievi difformità edilizie nei fabbricati lesionati. Per questo sono andato personalmente dal Ministro nei mesi scorsi, prima dell’estate, insieme al direttore dell’Ufficio speciale della ricostruzione, Vincenzo Rivera, per affrontare, sia politicamente che tecnicamente, le conseguenze di questo veto che il Ministero della Cultura faceva sistematicamente calare su ogni proposta. Dopo quell’incontro ci sono stati quasi due mesi di approfondimenti tecnici nei quali tutte le obiezioni del gabinetto del Ministero della Cultura e dei suoi uffici sono state totalmente fugate dalle argomentazioni che abbiamo portato al tavolo. Feci presente al
Ministro che su questa posizione, su questa nostra richiesta, c’era il consenso unanime di tutte le parti politiche, di tutti i sindaci, persino del Commissario di Governo, la cui parola evidentemente non è sufficiente per convincere il Governo stesso di cui è espressione. Un consenso sostenuto anche da tutte le categorie professionali che si sono scontrate nella ricostruzione; non c’era nessuna questione ideologica solo pragmatismo e concretezza per far funzionare la macchina della ricostruzione”, chiude Marsilio.