Pescara. “Le ricostruzioni che leggiamo da fonti di stampa in questi giorni in merito alla scelta di della Asl 3 di esternalizzare per tre mesi i codici bianchi e verdi del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescara, se confermate, farebbero emergere un quadro su cui è ancora più necessario fare chiarezza”.
Ad affermarlo è la Consigliera regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo Sara Marcozzi.
“A partire dalla giustificazione di una così breve durata dell’accordo, che sarebbe stata trovata nella necessità di valutare i costi e i benefici dell’operazione”, prosegue.
“Io ritengo che questo tipo di analisi debba essere fatta prima degli impegni di spesa, non dopo. Altrimenti, così stando le cose, non ci sarebbe nessuna analisi nel vero senso della parola, ma solo una certezza di spesa e un’incertezza di benefici. Mi domando anche come si possa avere realmente un quadro chiaro delle soluzioni con soli tre mesi di tempo a disposizione, viste le diverse peculiarità dei vari momenti dell’anno. Penso, ad esempio, ai mesi estivi, durante i quali è facile immaginare un aumento degli accessi in Pronto Soccorso. Con una struttura così in affanno, con pazienti spesso costretti ad aspettare per ore prima di essere presi in carico, servono risposte chiare, durature e a lungo termine. La Giunta regionale, l’organo politico che si occupa della gestione territoriale della sanità, ha avuto più di tre anni di tempo per capire dove e come intervenire sulle emergenze. Continuare a navigare a vista, andando di tentativo in tentativo, non è più accettabile”.
E conclude: “Mi auguro che l’Assessore alla sanità Verì, almeno in Consiglio regionale, faccia chiarezza sia sulle ricostruzioni di stampa che sulle risposte che deve dare ai cittadini”.