Abbiamo l’abitudine di lamentarci sui social, come se volessimo cambiare le cose a forza di scrivere al pc o sullo schermo di uno smartphone. Invece per cambiare le cose bisogna usare la matita… nella cabina elettorale.
Voi vi fareste giudicare da un giudice malfattore?
San Paolo scrive questo ai Corinzi: “Quando uno di voi è in lite con un altro, osa forse appellarsi al giudizio degli ingiusti anziché dei santi?”. 1Cor 6,1
Lo stesso dovrebbe accadere quando si va a votare. Chi si farebbe rappresentare da una persona che non racchiude in sé i valori in cui anche egli crede? E tutti crediamo nei valori dell’altruismo, della pace, della solidarietà.
Non voglio pensare che esista chi crede (almeno nella teoria se non proprio nella pratica) che i valori giusti siano l’egoismo, l’odio, l’indifferenza.
Non facciamoci accecare dall’opportunità, dall’interesse, dall’opportunismo. Non votiamo chi ci promette un posto di lavoro, chi ci assicura un favore, chi ci offre una scorciatoia.
Facciamoci rappresentare da chi persegue e crede in valori sani, onesti, altruistici, da chi crede in un mondo migliore per tutti e non solo di una sola parte dei privilegiati.
Anche perché, un giorno, ognuno potrebbe trovarsi dall’altra parte della barricata…