L’Aquila. “La scadenza della presentazione delle domande per la conclusione dei lavori nell’ambito della ricostruzione post-sisma del cratere 2009 e per i danni aggiuntivi da sisma 2016, prevista per il 30 settembre 2022 deve essere spostata al 31 dicembre 2024”, segnalano gli Ordini professionali degli
ingegneri delle province di l’Aquila e Teramo. “Oltre ai problemi tecnici legati a questa scadenza ci sono soprattutto quegli amministrativi a creare il vero stallo”, dice Pierluigi De Amicis, presidente dell’Ordine degli
ingegneri dell’Aquila, Avezzano e Sulmona.
“In tredici anni dal sisma è cambiata la geografia generazionale a causa delle successioni. Nella maggioranza dei casi le proprietà sono andate ad eredi che non sanno neanche di averle o non vogliono interessarsi. C’è, inoltre, difficoltà di accesso agli atti, per via dell’inesistenza di atti di proprietà. Il possesso acquisito, tipico della civiltà contadina e montana, non ha validità. Accesso agli uffici pubblici è diventato difficile a causa di operatività limitata per causa emergenza Covid e smart working. Dunque ci chiedono di presentare progetti in queste difficolta, che saranno poi esaminati, se va bene, tra due
anni, e immaginiamo anche oltre per le integrazioni”.
“Il commissariamento da parte dei Comuni non può essere una soluzione, poiché i piccoli Comuni, già in affanno per l’ordinario, non si può sovrapporre a una gestione delle pratiche di tipo privato. In primis non potranno utilizzare i vari bonus (sisma, energia, etc…) ad appannaggio di privati”.
“Inoltre i Comuni avranno difficolta a trovare i commissari. C’è troppo domanda per la reale offerta di professionisti”, chiosa Domenico Barnabei, consigliere dell’Ordine degli ingegneri di Teramo.