Pescara. “Le parole che Giuseppe Conte ha rivolto al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, pur senza mai citarlo direttamente, durante un comizio elettorale a Chieti sono di una gravità assoluta. È un colpo a quelle Istituzioni dello Stato che Conte a parole dice di voler difendere, ma che poi nei fatti attacca con le peggiori tecniche di propaganda elettorale. La complessità della crisi russo-ucraina richiede risposte altrettanto complesse, non certamente slogan semplicistici urlati sui palchi per prendere qualche applauso o un
pugno di like in più. La verità è che l’Italia ha scelto di stare dalla parte giusta della storia, e la recente missione del Ministro Di Maio in Ucraina, che ha incontrato il Presidente Zelensky il quale ha personalmente ringraziato
il nostro Paese, lo testimonia. Piuttosto Conte dovrebbe spiegare per quale motivo, specialmente nelle prime settimane dello scoppio della crisi, abbia più volte scavalcato lo stesso Ministro degli Esteri con iniziative personali e non concordate. Viene da pensare che tutto facesse parte di un piano ben preciso per rendere già al tempo il “fu” Movimento 5 Stelle quello che è adesso: il partito di Conte”.
Ad affermarlo è l’Onorevole Gianluca Vacca, candidato alla Camera dei Deputati con la lista di Impegno Civico.
“Ci troviamo in una situazione di emergenza nazionale e internazionale – prosegue -, e alla guerra in Ucraina si aggiungono il prezzo delle bollette alle stelle, il balzo dell’inflazione, l’aumento del costo della vita. Mai come adesso servirebbero interventi massicci e concreti, ma Conte e la destra hanno fatto cadere il Governo Draghi, togliendo così potere all’esecutivo che rimane in carica solamente per gli affari correnti e non può affrontare la crisi con gli strumenti che richiederebbe. Hanno messo il proprio tornaconto elettorale davanti alle emergenze per passare all’incasso. Immagino che Conte possa essere felice dal momento che ha blindato la propria presenza nel prossimo Parlamento con pluricandidature”.