L’Aquila. “88 vittime, 56 italiani, 4 abruzzesi. Era il pomeriggio inoltrato di quel 30 agosto 1965. I lavori a Mattmark in Svizzera procedevano senza sosta, si stava costruendo la più grande diga d’Europa, una eccellenza e un’impresa da raccontare ai propri figli e ai propri nipoti quando sarebbero tornati in Patria”. Così Vincenzo D’Incecco, Capogruppo Lega in Consiglio regionale, ricorda le vittime del tragico incidente.
“E invece una valanga ha coperto i corpi”, spiega D’Incecco, “le speranze e i desideri di 88 uomini e di altrettante famiglie. Una tragedia che ha segnato ancora una volta l’emigrazione dei nostri conterranei che volevano costruire un futuro migliore per le loro generazioni. Un pensiero per loro e i loro cari in questo giorno di dolore perpetuo”.


