Cina. Geng Shuang, vice rappresentante permanente della Cina all’ONU, ha esortato la Russia a prestare la massima attenzione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, scongiurando che si ripeta una tragedia nucleare come quella di Chernobyl.
I timori della Cina arrivano dopo una settimana in cui sono state pubblicate delle foto satellitari molto preoccupanti, dove era possibile vedere come la Russia abbia militarizzato la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nella foto satellitare distribuita da “Planet” si può notare come numerosi autoveicoli corazzati militari russi siano posizionati ad appena 60 metri dai reattori nucleari n°4, 5 e 6 della centrale, utilizzandola così di fatto come base militare.
Inoltre più volte nei giorni scorsi la centrale nucleare è stata disconnessa dalla rete elettrica ucraina, destando non poche preoccupazioni anche alla Cina, unica potenza mondiale con una reale influenza sul regime di Putin. Sembrerebbe che la catastrofe sia stata scongiurata solo grazie all’entrata in funzione dei generatori diesel d’emergenza, vitali per i sistemi di raffreddamento e sicurezza della centrale. La Cina teme che un incidente nucleare potrebbe conseguenze irreversibili per l’ecosistema e la salute pubblica dell’Ucraina, ma anche di tutti i paesi vicini, con ripercussioni devastanti sull’economia mondiale, già gravemente colpita dal Covid-19 e dalla crisi energetica. Dopo le pressioni della Cina la risposta del Cremlino non è tardata ad arrivare: via libera all’ispezione da parte dell’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, che verrà effettuata in collaborazione con la Rosatom, l’agenzia statale russa per l’energia nucleare. Il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, ha già twittato di “importanti discussioni tecniche” sull’imminente missione, in una centrale in cui ormai solo due reattori su sei sono rimasti in funzione. Il capo dell’Aiea ha sottolineato come un eventuale incidente a Zaporizhzhia ricalcherebbe più quanto successo a Fukushima in Giappone che non a Chernobyl, ma intanto molti sopravvissuti al disastro di Chernobyl del 1986 temono già il peggio e il governo Ucraino ha iniziato a distribuire pastiglie di iodio, che aiutano a bloccare l’assorbimento radioattivo da parte della tiroide in un eventuale incidente nucleare.