L’Aquila. “Inammissibile avere oltre 100 morti al giorno di Covid. Così non è possibile convivere con il virus. Bisogna chiarire le cause, perchè ormai del virus si sono fatti tutti gli studi possibili ma la mortalità resta un problema. E la grande battaglia da qui in avanti dovrà essere proprio sulla riduzione dei decessi”.
Questo l’allarme lanciato dal direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi, dicendo di “non sentirsi impaurito invece dalla curva dei contagi anche se ci saranno ancora dei picchi perchè siamo ancora sulla via dell’ endemizzazione”.
La preoccupazione invece è sul numero dei decessi. “C’è qualcosa che non va non va perchè manca una linea comune nel redigere il certificato di morte, ‘per’ o ‘con’ Covid? C’è un ritardo alla diagnosi, e quindi un ritardo nelle cure come con gli antivirali, con il rischio che la persona si aggrava e va in ospedale?”, si chiede Ciccozzi sottolineando che la questione di identificare il problema sussiste “e non si può risolvere solo dicendo che all’aumento dei contagi corrisponde quello dei ricoveri e dei decessi”.
“Abbiamo tante armi, ora usciranno anche i vaccini nuovi, dovremmo essere un po’ più tranquilli nella battaglia” prosegue Ciccozzi evidenziando che da un punto di vista epidemiologico, in Italia, e nel Mondo, “sono stati fatti tutti gli studi possibili immaginabili, quindi questo virus a livello epidemiologico e virologico lo conosciamo, e anche da un punto di vista terapeutico”. In merito all’attuale andamento della curva “la situazione – afferma l’esperto – è sotto
controllo per i contagi, con un Rt sotto soglia epidemica e una incidenza a 260 casi per 100mila abitanti ma la curva scende molto lentamente e spero contnui a scendere fino a fine mese anche se c’è un 15% di casi non dichiarati”.