L’Aquila. “Come ha scritto il Vaticano nel programma ufficiale, quella del Santo Padre sarà una visita pastorale, di un vescovo di Roma che va trovare una parte del gregge della Chiesa, nella nostra arcidiocesi. Dal punto di vista storico è un evento epocale: è vero che la Porta Santa non c’era nel momento in cui Celestino V ha concesso l’indulgenza plenaria, nel 1294 ma nessun Papa mai in oltre 700 anni di storia, ha aperto quella Porta durante la Perdonanza. Benedetto XVI l’ha attraversata, nella sua visita del 2009, subito dopo il terremoto, ma perché era l’unica porta di accesso sicura nella basilica in parte crollata la notte del 6 aprile”.
Così don Claudio Tracanna, parroco di Pizzoli e responsabile Ufficio comunicazioni sociali della Arcidiocesi dell’Aquila e della Conferenza Episcopale abruzzese e molisana, sulla storica visita di Papa Francesco all’Aquila il 28 agosto prossimo in occasione della Perdonanza celestiniana, in particolare per l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio.
“Con la visita del Papa si riaffermerà il grande messaggio di Celestino V, che non ha rifiutato ma ha rinunciato al pontificato, per non compromettersi con il potere, perché per un vicario di Cristo, quello che conta non è il potere e il denaro, ma testimoniare il Vangelo”.