L’Aquila. Il Sottosegretario Mario Mazzocca, nell’ambito dei lavori del Cop21, ha presieduto ieri pomeriggio a Parigi un’importante riunione sugli effetti dei cambiamenti climatici dal titolo “concrete experiences in tackling climate change challenges, sustainability and renewable energy suorces”. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, Julije Donac, presidente della European Federation of Agencies and Regions for Energy and the Environment (FEDARENE), Valerio Calzolaio, gia’ sottosegretario del Ministro dell’Ambiente, Maimouna Abdallahi Saleck, responsabile del Villaggio della Biodiversitá di Nouakchoff, Mauritania, Ercole Cauti, direttore di Capitank, Mauro Irti, coordinatore della Commissione Innovazione Tecnologica e Bioedilizia dell’ANCE dell’Aquila. E’ stato presentato il progetto fotografico “Prospettive dalla Mauritania” che spiega gli effetti del cambiamento climatico sulla citta’ di Nouakchott. Citta’ costruita con case di argilla che si trova gia’ sotto il livello del mare e che oggi, per effetto dei cambiamenti climatici, si sta letteralmente sgretolando. Il 2013 e’ stato l’anno piu’ drammatico a causa delle piogge. Le regioni finanziano dei piccoli progetti in Mauritania come aiuto per superare le difficolta’ al cambiamento climatico. Ile de France e’ una delle regioni che li sta supportando. Calzolaio ha parlato degli effetti che i disastri ambientali causati dai cambiamenti climatici, come desertificazione e alluvioni, hanno sulla vita delle persone che abitano in quei luoghi. La prima conseguenza di questi cambiamenti, e’ costituita dall’esodo forzato di milioni di persone che cercano altrove migliori condizioni di vita. Sono 161 i paesi coinvolti da weather – related events dal 2008; 27 milioni l’anno di sfollati in conseguenza di tali eventi, che Calzolaio chiama “Climate Refugee”: dati che fanno riflette e che richiedono il massimo impegno da parte di tuta la comunita’ mondiale. La Regione Abruzzo (tramite il sottosegretario Mazzocca) ha chiesto che se ne parlasse fra i seminari organizzati dal coordinamento di regioni e agenzie per l’energia. E’ la proposta e’ stata prontamente recepita dagli organizzatori di Cop21. “Nel millennio che ci resta (forse) da vivere” ha detto Calzolaio, “dovremmo il prima possibile evitare di andare oltre i confini sostenibili per l’esistenza di tutti i fattori bioetici, dei fattori umani e non umani, dell’ecosistema globale e dei singoli ecosistemi”. “Lungo tutta l’evoluzione del fattore umano, da quando eravamo pochi pochi e stavamo solo in un posto a quando siamo diventati tanti (7,4 miliardi ora), migrare e’ stato una straordinaria strategia adattativa della nostra specie per far fronte alle difficolta’ di sopravvivere nella nicchia rispetto ad altre specie e per salvarsi dalle intemperie climatiche”. “Le migrazioni forzate ci hanno fatto evolvere, arrivare in ogni continente, costruirci nicchie dove poteva crescere il peso dell’uomo, hanno dotato i luoghi di innumerevoli lingue e popoli: Sara’ bene tenerne conto”.