A 13 anni dal sisma del 2009, l’eremo di San Rocco, a Fagnano Alto, è stato finalmente riaperto. In seguito al terremoto, la zona era stata interdetta con un’ordinanza della protezione civile. La parete che sovrasta l’eremo, rimasto intatto, presentava problemi di stabilità.
San Rocco è la storia di Ripa. Tutte le sue vicende e narrazioni che i più anziani hanno voluto tramandare, le guarigioni miracolose, i pellegrini che arrivavano dai paesi vicino, Villa S. Angelo, S. Demetrio, Rocca di Mezzo, Barisciano e poi anche dalla Germania, dal Canada, dall’Australia come è intuibile dalle scritte all’interno dell’eremo che i fedeli hanno lasciato a testimonianza della loro visita o grazia ricevuta.
Il sentiero di 300 metri circa è stato ripulito ed è stato messo in sicurezza con paletti di ferro e corda, con la ripulitura e verniciatura delle ringhiere a ridosso del dirupo. Oggi l’eremo è tornato all’antico splendore. Ha le sue nuove grate, banchi restaurati, così come il portone d’ingresso restaurato che ha conservato il suo stile originario. Lungo il sentiero sono state individuate nove varietà diverse di piante e fiori che verranno identificate attraverso cartelli botanici.
È stato recuperato lo spazio oltre l’eremo che affaccia su un balcone naturale con vista sull’intera valle. Nel progetto è inclusa l’illuminazione a pannelli solari. L’eremo è accessibile alle famiglie con passeggini, è pedonale e ciclabile ma non è percorribile dalle auto.
Si potranno celebrare matrimoni, battesimi, anniversari, funzioni religiose ma anche concerti di musica classica nello spazio esterno oltre a momenti di riflessione e di preghiera insieme a don Pedro Antonio Rodriguez, parroco attento e collaborativo, un amico sincero e importante pilastro per la comunità.
Inoltre, quest’anno, in occasione della Perdonanza Celestiniana, la carovana della Fiaccola di Celestino farà una piccola deviazione e raggiungerà l’Eremo, passaggio che ci inorgoglisce dando a questo luogo il giusto risalto e riconoscimento.
La cerimonia di riapertura dell’eremo di San Rocco è riuscita a mettere insieme sinergicamente le istituzioni locali, il Comune di Fagnano Alto, il Parco Regionale Sirente Velino, la Regione Abruzzo e la Pro Loco Fagnanese. L’evento è stato interamente curato dall’associazione Oronero.
L’evento è stato accompagnato dall’esibizione della Corale 99 che ha eseguito magistralmente brani della liturgia classica officiata da Mons. Orlando Antonini. Di seguito il corteo accompagnato dalla banda “Armonie Sirentine” si è diretto nella piazza grande dove un buffet realizzato dallo chef Fabrizio Di Pasquale ha deliziato circa 120 persone con piatti dai sapori del territorio a base di zafferano, tartufo, formaggi locali, accompagnati da vini della Cantina “Agricola Estroversa” di Corfinio in provincia di L’Aquila offerti dall’Enoteca Casale Liberati di Stiffe. A fine serata sono state servite torte a base di zafferano di Navelli realizzate da Nunzio Visconti.
Due i momenti toccanti. L’apertura della porta dell’eremo di San Rocco con Mons. Orlando Antonini entrato solo e rimasto a pregare prima dell’entrata dei fedeli e la consegna della chiave originale di San Rocco da Agapito Fattore, il più anziano presente in piazza ai due tra i più piccoli bimbi di Ripa, Giulia Antoniani e Daniele Riccitelli; la testimonianza del passaggio delle tradizioni, della cultura, dell’amore e del rispetto del luogo.
Nel mese di agosto, l’eremo sarà visitabile per l’intera giornata: le visite guidate saranno organizzate dall’Associazione Culturale Oronero.