Violenti nubifragi, in alcuni casi accompagnati da vento e grandine, anche di
grandi dimensioni, sono in atto in Abruzzo, in particolare sul versante orientale, da Pescara a Chieti e a Teramo.
Ovunque si registrano disagi e danni. Numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco per allagamenti, tetti danneggiati e alberi caduti o pericolanti. In molti casi si registrano strade impraticabili e traffico in tilt, con gli automobilisti che, memori della violenta grandinata che nel luglio del 2019 provocò feriti e danneggiò migliaia di automobili, hanno preso d’assalto sottopassi e tettoie.
Oggi la grandine, insieme al forte vento, ha creato problemi soprattutto a Teramo e nei centri attorno al capoluogo, dove si registrano danni ai veicoli e alle abitazioni.
“Si tratta di temporali dovuti al cedimento dell’anticiclone africano e all’arrivo di masse di aria umida di origine atlantica – spiega Giovanni De Palma di AbruzzoMeteo – Questo mix ha fatto sì che si
accendesse l’instabilità. Instabilità che, localmente, ha generato fenomeni intensi. Andremo avanti così fino a questa notte. Domani torna il bel tempo, ma nel pomeriggio ci saranno addensamenti nelle aree interne, con qualche acquazzone sulle zone montuose”.
A Pescara – oggi classificata con bollino “rosso” per il quarto giorno consecutivo secondo il Bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute – la temperatura, con la pioggia, è rapidamente scesa da 32 a 25 gradi. La Protezione civile regionale, nel bollettino odierno, parlava di “Ordinaria criticità per rischio Idrogeologico temporali – Allerta gialla”.