L’Aquila. “Più che ‘Valore Abruzzo’ credo si tratti di ‘Più Valore e meno Abruzzo’: in oltre tre anni di legislatura la Regione Abruzzo, quindi gli abruzzesi, hanno speso oltre 100mila euro per mantenere la commissione Immigrazione che si è riunita solo due volte, di cui una per la elezione del presidente, Antonio Di Gianvittorio”.
“Eppure, il consigliere regionale di VA ha percepito regolarmente i circa 1800 euro mensili come indennità aggiuntiva al compenso generale, così come sono stati retribuiti i componenti della segretaria collegata alla Presidenza: Di Gianvittorio deve dimettersi, inaccettabile continuare così! Siamo al limite del danno erariale”. Così il coordinatore regionale abruzzese della Lega, il deputato aquilano Luigi D’Eramo, sulla situazione della commissione Immigrazione del consiglio regionale abruzzese guidata dal consigliere regionale di Valore Abruzzo Antonio Di Gianvittorio, fino a nove mesi fa nella Lega. Di Gianvittorio ha formato il gruppo civico con altri due ex leghisti, Simone Angelossante, anche lui uscito dal partito, e Emanuele Marcovecchio, espulso direttamente dagli organi romani per il tradimento entro elettorale alle elezioni di Vasto nell’ottobre del 2020. La richiesta di dimissioni di D’Eramo nei confronti di un componente della maggioranza di centrodestra e le dure affermazioni contro il gruppo civico sono anche un sintomo chiaro del clima in seno alla coalizione dove la Lega è il partito più forte con 7 consiglieri su 17 e 4 assessori su 6. “Il consigliere di Valore Abruzzo”, attacca ancora D’Eramo, “ha percepito come somma aggiuntiva circa 54mila euro per un ruolo mai svolto! In pratica alla collettività le sole due sedute della commissione Immigrazione convocate sono costate 27mila euro l’una!!! E se andassimo a sommare il costo della segreteria, i cosiddetti porta borse, il costo raddoppia”. “L’immigrazione è un tema importante rispetto al quale la Lega non farà un solo passo indietro”, tuona ancora D’Eramo”. La commissione deve lavorare, audire, studiare flussi e numeri, mappare le criticità sul territorio regionale, organizzare sopralluoghi e proporre soluzioni. In tre anni nulla di tutto questo è accaduto. Il centrodestra non può accettare questa realtà, questa mia presa di posizione deve far riflettere la coalizione ad adottare decisioni drastiche visto che Di Gianvittorio, ed i suoi due colleghi Angelosante e Marcovecchio, dicono di far parte della coalizione di governo”, conclude D’Eramo.