Marmolada. “Bisogna prendere dei provvedimenti affinché quanto accaduto sulla Marmolada non accada più in Italia”. E’ la riflessione del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla tragedia della Marmolada, dove ieri un seracco è crollato travolgendo le cordate di alpinisti diretti alla vetta. Il premier ha raggiuto in auto Canazei, in provincia di Trento, dove è stato allestito il centro di coordinamento dei soccorsi, per fare un punto sui soccorsi e incontrare i parenti delle vittime.
“Quello accaduto sul ghiacciaio della Marmolada è un dramma “che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica – ha sottolineato Draghi – . Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato”. Il primo pensiero del presidente del Consiglio è stato per le vittime, che “l’Italia piange” e a cui “tutti gli italiani si stringono con affetto”, e per le famiglie dei dispersi e dei feriti, oltre che per le comunità colpite dalla tragedia. Draghi ha voluto ringraziare poi quanti sono impegnati nei soccorsi, “che si svolgono in una situazione di grande pericolo”, in particolare la Protezione civile, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, le autorità sanitarie, i volontari. Oltre che i presidenti Zaia, Fugatti e Kompastscher. Il bilancio parziale del disastro è al momento di sette vittime, di cui tre identificate, e 8 feriti, di cui due in gravi condizioni. I dispersi sono invece 14, di questi quattro sono cittadini stranieri: della Repubblica ceca e un austriaco. Delle automobili presenti al campo base ve ne sono ancora quattro e degli occupanti non vi sono notizie: sono tutte straniere, una tedesca, due della Repubblica ceca e una ungherese.
Le ricerche dei dispersi che erano state sospese a causa del maltempo sono riprese con la fine del temporale. Sul luogo della tragedia è in arrivo anche un elicottero della Guardia di Finanza attrezzato con il sistema “Imsi Catcher” per intercettare i segnali dei cellulari accesi, anche sotto diversi strati di neve. Il sistema è in grado di ‘leggere’ il codice IMEI dei terminali dei dispersi, ottenuti dai gestori telefonici, e così li può localizzare. Secondo i soccorritori, però, il recupero delle persone disperse sul fianco della Marmolada sarà molto difficile per quanto riguarda le vittime nella parte più alta della via, su cui è arrivata la frana. Risulta infatti che alcuni dispersi sarebbero precipitati nei crepacci che si trovano lungo la ‘normale’. Più semplice dovrebbe essere il recupero delle vittime che, trovandosi nella parte inferiore, sono state sommerse da ghiaccio e detriti: con lo scioglimento della neve e con l’ausilio di escavatori, sarà possibile procedere ad un tentativo di recupero”.