L’Aquila. Pena ridotta per Ottaviano Del Turco. 4 anni e 2 mesi per l’ex governatore. E’ arrivata nel tardo pomeriggio la sentenza in appello tanto attesa che chiude una tormentata vicenda che ha segnato la storia politica della nostra Regione. I giudici, presidente Luigi Catelli, con lui, Luigi Cirillo e Armanda Servino, sono entrati in camera di Consiglio questa mattina. Al processo di primo grado il Tribunale di Pescara il 22 luglio 2013 si esprimeva con 9 condanne, 12 assoluzioni e 3 casi di intervenuta prescrizione. Condanna pesante, allora per Del Turco: 9 anni e mezzo per i reati di associazione per delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso. Al centro della vicenda le tangenti, per 5,5 milioni di euro, versate dall’ex patron della sanità privata abruzzese Vincenzo Maria Angelini. E’ lo stesso Angelini ad ammettere di aver pagato quella cifra. Oggi per lui l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Reato prescritto invece per Sabatino Aracu, ex parlamentare forzista.
Tutto sembrava chiaro allora. Poi le prime incertezze e oggi la sentenza. La vicenda era iniziata nel 2008 quando l’allora Governatore venne arrestato dalla Guardia di Finanza a seguito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara, insieme a una decina tra assessori, ex-assessori, consiglieri ed alti funzionari della Regione Abruzzo “con l’accusa di associazione per delinquere, truffa, corruzione e concussione, nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Pescara sulla gestione della sanità di iniziativa privata in Abruzzo.” Movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, queste le contestazioni che crearono un terremoto giudiziario, politico e mediatico che avvelenò la successiva campagna elettorale. Per questo l’ex ministro e Presidente di Regione, fu detenuto nel carcere di Sulmona ventotto giorni, fino alla concessione degli arresti domiciliari da scontare nella sua casa di Collelongo. Oggi la sentenza di una vicenda di vita democratica dove troppo spesso si resta sconcertati perché sembra vero tutto e il contrario di tutto. E’ accaduto a Del Turco che un magistrato, poche ore dopo l’arresto, abbia parlato, in un’affollata conferenza stampa, di prove schiaccianti. È accaduto che i media abbiano, nella grande maggioranza, fatto proprie le certezze senza riscontri dell’accusa. E’ accaduto che quelle certezze giuridiche e mediatiche pian piano siano venute meno. È accaduto tutto questo e a noi pare normale. @gianluca_rubeo