Popoli. Si alzano nuove discussioni e chiarimenti sulla questione del taglio alberi nelle Sorgenti del Pescara da parte dell’amministrazione di Popoli. “A seguito dell’esposto consegnato ai carabinieri forestali dagli ambientalisti, il Comune di Popoli e la direzione della Riserva, prendendo atto della cosa, rispondono in maniera dura e decisa contro il costante tentativo di manipolare la realtà. Nessun albero storico o di pregio è stato tagliato all’interno della Riserva. Si ribadisce che l’intervento è stato condotto per restituire alla Comunità, alle scolaresche ed ai turisti un sentiero chiuso da circa due anni per il continuo crollo di alberi”.
“Sempre di più questa vicenda acquisisce le sembianze di un articolato complotto, ordito da talune associazioni ambientaliste, contro la Riserva Sorgenti del Pescara per demolire la gestione del paesaggio, eseguita negli ultimi anni, le opere di riqualificazione e di restauro paesaggistico oltre alla volontà di coinvolgere esperti del settore per qualsiasi intervento di riqualificazione”, sostiene la direttrice della Riserva. “La maniera con cui si sta conducendo questa vicenda alla stessa stregua di altri strumentali interventi sulla stampa volutamente denigratori condotti nell’ ultimo periodo sembrano assumere i caratteri di un attacco personale dei rappresentanti di talune Associazioni volto a screditare l’ operato di chi da anni lavora con dedizione alla gestione dell’area protetta”.
Sostiene l’assessore all’ Ambiente: “Ne abbiamo viste di tutti i colori nelle ultime settimane, dalla mistificazione creata ad arte sulla presunta “strage di querce” che in realtà non c’è mai stata ( ne è stata tagliata una sola indicata dall’ agronomo e sulla quale è caduto un pioppo marcescente), ad articoli e comunicati volti solo a screditare. Infine, ora i titoli ad effetto… In realtà, tutto il legname prodotto proviene da alberi marcescenti di alberi alloctoni di Populus x euroamericana. Inoltre si ribadisce che molto legno morto è stato lasciato sul sito a protezione della biodiversità: basta andare in loco per verificare. Inoltre, non è stato tagliato nessun albero autoctono che non avesse evidenti fitopatologie, come bagolari e carpini. Anzi, anche attraverso le indicazioni del dottore forestale sono stati fatti interventi di eliminazione selettiva degli ailanti e delle robinie che avevano disturbato la rigenerazione del bosco igrofilo e del bosco autoctono”.
“Inoltre si ricorda che sulla zona vige un’ordinanza di pubblica incolumità: tutti gli alberi segnati dal dottore forestale avevano gravissime criticità che sono state ampiamente documentate. Abbiamo assistito a crolli di grandi pioppi marcescenti in zona Canapine e Sorgente Santa Liberata. Preservare la sicurezza dei numerosi turisti che visitano la Riserva per noi è di primaria importanza. Nessun albero di pregio o di rilievo paesaggistico è stato abbattuto. Forti sono i tentativi di manipolazione della realtà costruiti da questi ambientalisti. Concludendo, la Riserva e il Comune di Popoli difenderanno la propria immagine nelle apposite sedi. Si è ormai superato il limite della decenza”, conclude il comunicato.