Avezzano. La lirica italiana sembra aver trovato un punto di riferimento in una giovane promessa che sta facendo parlare molto negli ambienti di quella che secondo alcuni è la musica per eccellenza. La lirica scopre Aleandro Mariani, abruzzese di Canistro, 25 anni, studente universitario, appassionato di sci e una voce che fa venire i brividi. Primo tenore al conservatorio di Santa Cecilia diretto da Alfredo Santoloci. Tante le esperienze di Mariani che in poco tempo ha calcato il palcoscenico internazionale della musica con concerti in Europa e nel mondo. Domani ancora in scena, al Teatro di Tor Bella Monaca di Roma per un concerto che fa parte del calendario di eventi per la rivalorizzazione del Teatro di Tor bella Monaca, proposta dal comune di Roma in collaborazione con i maggiori artisti della capitale. Aleandro Mariani ricorderà le vittime del terremoto di L’Aquila osservando un minuto di silenzio prima dell’inizio dello spettacolo, un silenzio che vuole essere rispetto e memoria e che verrà scandito dal suono della naturale, nota di costruzione di tutto il mondo musicale. Lo spettacolo si concluderà con un omaggio al pubblico di un’aria del grande compositore abruzzese Francesco Paolo Tosti. Abbiamo incontrato Aleandro Mariani per condividere con lui un po’ di questo prezioso dono ricevuto e ci ha detto che “il destino a volte riserva sorprese bellissime – e aggiunge: a me piacerebbe molto poter vivere con la musica ma non per la musica perché, come dice il maestro Rolando Nicolosi, la musica è vita, ma occhio a non tradirla”. E’ un ragazzo fortunato Aleandro perché ha sempre avuto la famiglia dalla sua parte, che ha creduto in lui supportandolo in tutto e per tutto, come pure gli amici e i conoscenti. Il palcoscenico lo affronta con tanto cuore e molta passione ma non senza ansie e paure ed aggiunge: “il fattore che ti da quella sicurezza e anche quella tranquillità sul palcoscenico per affrontare un pubblico attento e severo è solo ed esclusivamente lo studio approfondito”. Che cosa significa fare il tenore Aleandro ce lo spiega con poche e sentite parole: “il cantante d’opera è un attore a tutti gli effetti che anziché curare la sua dizione fonetica cura la sua dizione vocale, è un musicista perché deve trasformare la musica scritta e statica sugli spartiti in vita, in emozioni”. Una vita di emozioni e una carriera in musica è l’augurio per una giovane promessa che certo non deluderà le aspettative del suo già numeroso ed affezionato pubblico. Gianluca Rubeo