La nostra vita all’interno di questa società rischia di diventare un continuo rapporto di scambio, una compravendita permanente, un mercato di azioni e spesso anche di sentimenti.
“Sei in debito con me… sono in debito con te…”.
Quante volte viviamo questo concetto come fosse la base del rapporto interpersonale?
Io do questo a te se tu dai quello a me.
Siamo o no consapevoli di aver ricevuto tutto da Dio gratuitamente, la nostra vita gratuitamente, senza alcun merito?
La verità è che troppo spesso le cose gratis si sprecano. E pensare che ogni anno facciamo un viaggio attorno al sole gratis, respiriamo gratis, viviamo gratis, amiamo gratis e vediamo la bellezza e chi amiamo gratis. Tutto è gratis tranne ciò il cui merito è nostro. Quello ce lo facciamo quasi sempre pagare.
Impariamo a donare agli altri gratuitamente e non solo a condizione che io ne tragga o che mi aspetti benefici di ritorno.
Impariamo ad allargare il nostro affinché cuore entri l’amore, che è gratis, sempre.
E anche nel nostro rapporto con Dio – chi ce l’ha – impariamo la gratuità reciproca. Non mettiamoci a digiunare a pregare a fare penitenze solo quando abbiamo bisogno di qualcosa, di un miracolo, di una grazia. Facciamolo invece soprattutto per imparare ad aprirci alla gratuità di Dio, perché lui le cose le fa gratis, e impariamo da lui a fare lo stesso.
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino, guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Mt 10,7-13