L’Aquila. All’agricoltura italiana servono almeno 100.000 lavoratori stagionali per garantire le campagne di raccolta estive di frutta e verdura. Lo rileva la Coldiretti in una nota, in riferimento all’annuncio di un nuovo decreto flussi da parte del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese.
“Le imprese agricole -osserva la Coldiretti- hanno bisogno dei lavoratori richiesti ma, ad oggi, non sono stati ancora rilasciati i nulla osta da parte degli Sportelli Unici. Dal Trentino al Veneto passando per l’Emilia fino ad arrivare in Basilicata, la situazione è divenuta drammatica, con il rischio concreto di perdere i prodotti ormai maturi”.
La Coldiretti osserva inoltre che rispetto al 2021 “le quote di lavoratori extracomunitari ammessi per decreto in Italia è stato alzato a 69.000 e, di questi, la fetta riservata all’agricoltura è di 42.000 posti, a fronte dei quali sono però pervenute circa 100.000 domande”.
Secondo il dossier statistico immigrazione Idos, al quale ha collaborato la Coldiretti, “la presenza di lavoratori stranieri è diventata strutturale nell’agricoltura italiana, dove un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere, che rappresentano più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore”.
Per la Coldiretti “si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese”.
Tuttavia, conclude la nota, “occorre consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani, di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi” e per questo sarebbero necessari “un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro”.