Pescara. Negli ultimi sette giorni calano i contagi Covid (-23,7%), i decessi (-16,6%), le terapie intensive (-13,3%.) e i ricoveri ordinari (-17,9%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 25-31 maggio 2022, rispetto alla precedente. In discesa anche gli attualmente positivi (679.394 contro 810.021) e le persone in isolamento domiciliare (674.025 contro 803.495). Solo in due province, Catania (+9,9) e Viterbo (+13,5) si registra un incremento dei contagi.
Il monitoraggio Gimbe rileva nella settimana 25-31 maggio 2022, rispetto alla precedente, un’ulteriore diminuzione di nuovi casi (131.977 contro 172.883) e di decessi (547 contro 656). Diminuiscono i ricoveri con sintomi (5.121 contro 6.240) e le terapie intensive (248 contro 286). “I nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – continuano a scendere (-23,7% rispetto alla settimana precedente) attestandosi intorno a quota 132mila con una media mobile a 7 giorni di poco inferiore ai 19mila casi giornalieri”. Nella settimana 25-31 maggio si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi in tutte le Regioni: dal -7,6% del Lazio al -41,4% del Molise. Rispetto alla settimana precedente, in 105 Province si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -2,5% di Roma al -47,3% di Isernia), solo in 2 un incremento (Catania +9,9% e Viterbo +13,5%). In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, attestandosi tra i 102 casi per 100.000 abitanti di Bergamo e i 430 di Oristano.
Covid: Gimbe, in 7 giorni calano i tamponi del 15%
La riduzione riguarda sia test rapidi sia molecolari
Si registra un ulteriore calo del numero dei tamponi totali (-15%): da 1.521.091 della settimana 18-24 maggio a 1.293.472 della settimana 25-31 maggio. Lo evidenzia l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 15,8% (-179.715), mentre quelli molecolari del 12,6% (-47.904). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce sia per i tamponi molecolari (dal 6,2% al 5,4%) che per gli antigenici rapidi (dal 13,1% all’11,9%).