Bormio. La montagna da oggi ha nuovi rappresentanti: Antonio Montani è il nuovo presidente generale del Club alpino italiano per il triennio 2022-2025, eletto all’Assemblea dei Delegati che si è tenuta a Bormio (Sondrio). Un’elezione avvenuta con una coda di polemiche con le dimissioni di due vicepresidenti e ora c’è il forte rischio che il Cai venga commissariato, perchè manca il numero legale nel Comitato direttivo centrale. In chiusura dell’assemblea, infatti, i vicepresidenti generali Francesco Carrer di San Donà di Piave, che era uno dei candidati alla presidenza ed è stato sconfitto per soli 7 voti, e Lorella Franceschini di Bologna, vice presidente in scadenza nel 2023, hanno rassegnato le dimissioni proprio ora che sono in arrivo i 5 milioni all’anno promessi per tre anni dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Franceschini ha letto una lettera parlando di “minacce” senza meglio precisare da chi sarebbero arrivate, mentre Carrer ha affermato: “A te Montani avevo lo avevo già detto che, in caso di tua vittoria, non sarei rimasto a farti da vice”.
In sala a Bormio, al termine di due giorni filati lisci, è sceso il gelo e qualcuno all’indirizzo dei due dimissionari ha gridato “Vergognatevi”. Prima i 441 delegati, con 464 deleghe per un totale di 905 voti, a rappresentare 416 sezioni di tutta Italia, avevano eletto Antonio Montani con 452 voti contro appunto i 445 di Carrer al posto di Vincenzo Torti, non più rieleggibile dopo due mandati alla presidenza. “Ringrazio le delegate e i delegati per la fiducia accordatami, la condivisione delle scelte strategiche è alla base del mio programma di lavoro, in particolare sui giovani, l’alpinismo, la sentieristica e i nuovi linguaggi di comunicazione. Il Cai può dare un contributo allo sviluppo della montagna con un turismo ispirato ai principi della sostenibilità e dell’etica”. Laura Colombo, iscritta alla Sezione di Olgiate Olona (Varese), è stata eletta vicepresidente generale del Cai, ma con le dimissioni degli altri due vicepresidenti in carica, manca il numero legale nel Comitato direttivo centrale.