La cultura dell’effimero, dell’apparire ci sovrasta.
La mondanità è la quotidianità del vivere moderno ci circondano.
La superficialità è l’idolo da seguire, cambiare a seconda delle mode, di come tira il vento, in base alle circostanze.
Quello che conta cambia in base a come cambia la società e non in base ai valori, che, anch’essi, cambiano in base alle circostanze sociali.
Questa è, lo si voglia o no, la cultura prevalente nella società moderna.
E’ per questo motivo che chi prova a discostarsi dalla mondanità, dalla normalità, dalla modernità, rischia l’emarginazione, l’aggressione, l’indifferenza, il rigetto.
“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia”. Gv 15, 18-21