L’Aquila. Poste Italiane chiude i risultati del primo trimestre 2022 con un utile netto in crescita del 10,6% a 495 milioni nel primo trimestre del 2022. Il risultato operativo è “in forte crescita”, rileva l’azienda, pari all’11,8%, attestandosi a 694 milioni, “con contributi positivi da servizi assicurativi, servizi finanziari, pagamenti e mobile e una performance resiliente della divisione corrispondenza, pacchi e distribuzione”.
Ricavi “in continua crescita”, pari all’1,4% nel trimestre, raggiungendo 3 miliardi. Poste sottolinea la “solida performance finanziaria nel primo trimestre del 2022, che apre la strada ad un 2022 di successo”.
“A meno di due mesi di distanza dall’aggiornamento del Piano Strategico del Gruppo, questi risultati rappresentano il primo caposaldo di un 2022 di successo”, dice l’a.d. di Poste Italiane, Matteo Del Fante, commentando i risultati del primo trimestre.
“Dal 2020 -rileva- abbiamo conseguito una performance costante e in miglioramento: dopo una forte ripresa nel 2021, nel primo trimestre dell’anno continuiamo a crescere in maniera solida, aprendo la strada ad un 2022 di successo. Ciò è stato possibile grazie al duro lavoro di tutte le nostre persone dall’inizio della pandemia, che ha determinato uno spostamento strutturale verso l’alto della nostra traiettoria di crescita”.
“Il nostro modello di business diversificato continua a produrre ottimi risultati finanziari con l’utile netto pari a 495 milioni e con la redditività operativa che migliora in tutti i segmenti di business”, evidenzia Matteo Del Fante.
“Il comparto dei servizi assicurativi fornisce il contributo maggiore alla profittabilità del gruppo, con una performance positiva sia nel ramo Vita che nel ramo Danni. L’Ebit dei Servizi Finanziari è aumentato grazie a ricavi stabili e al contributo di minori costi”.
“Nel settore Pagamenti e Mobile – prosegue l’a.d. e direttore generale di Poste Italiane, evidenziando i risultati per ogni settore di business – la crescita a doppia cifra dell’Ebit è stata determinata dalla capacità di valorizzare i trend positivi del mercato, come testimoniato dai 2 miliardi di transazioni gestite nel 2021 e oltre mezzo miliardo nel primo trimestre dell’anno”.
Poi, “il risultato operativo nella divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stato solido nel trimestre, grazie alla razionalizzazione dei costi che ha compensato l’impatto della normalizzazione dei volumi dei pacchi che si attestano strutturalmente al di sopra dei livelli pre-pandemia, anche a seguito dei risultati eccezionalmente alti dell’anno scorso, conseguenti alle misure di lockdown attuate nella maggioranza delle regioni italiane. Anche in presenza di un contesto sfidante nel settore della logistica, la nostra comprovata esperienza nella razionalizzazione dei costi ci rende particolarmente fiduciosi nel mantenere la piena visibilità sul nostro obiettivo di Ebit del 2022 per la divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione”.
“Confermiamo il nostro ruolo di pilastro strategico per l’Italia, attraverso la nostra piattaforma di distribuzione omnicanale. Continuiamo a soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti e confermiamo la nostra ambizione di sostenere lo sviluppo del nostro Paese d’ora in avanti”.
L’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, lo sottolinea presentando i risultati del primo trimestre: “Quest’anno – ricorda – celebriamo i 160 anni di Poste Italiane, un appuntamento storico che testimonia come il nostro patrimonio unico ci abbia sempre permesso di affrontare le sfide e accompagnare il futuro delle nostre comunità”.
Nel primo trimestre del 2022 i ricavi del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione di Poste Italiane sono diminuiti del 2%, rispetto al primo trimestre del 2021, a 901 milioni. I ricavi da corrispondenza sono invariati a 510 milioni, “con i volumi in calo dei prodotti a più bassa marginalità, come la posta non registrata, e in crescita dei prodotti a più alta marginalità, come i servizi integrati”.
I ricavi da pacchi sono invece diminuiti del 9,5% anno su anno a 333 milioni “attraversando -rileva l’azienda- una fase di normalizzazione, seppur rimanendo strutturalmente al di sopra dei livelli pre-pandemia, per effetto di profondi cambiamenti intervenuti nel comportamento della clientela. In termini assoluti, questo trimestre si attesta al secondo posto all time per volumi di pacchi consegnati nel primo trimestre di ogni anno”.
In particolare, nel trimestre, i volumi dei pacchi sono diminuiti del 13% su base annua a 57 milioni di unità: il confronto è con “un forte primo trimestre del 2021, sostenuto dal boom dell’e-commerce relativo alle restrizioni sugli spostamenti” per le misure Covid. “Nel primo trimestre del 2022 sono stati gestiti circa 1 milione di pacchi al giorno, con i postini che hanno consegnato 15 milioni di pacchi, registrando una riduzione del 27% rispetto al primo trimestre del 2021”.
Poste Italiane ha chiuso il primo trimestre 2022 con un utile netto in crescita del 10,6% a 495 milioni, un risultato operativo di 694 milioni (+11,8%) e ricavi pari a 3 miliardi in crescita dell’1,4%.Lo dice un comunicato della società secondo cui la “solida performance finanziaria nel primo trimestre apre la strada ad un 2022 di successo”.La società è inoltre fiduciosa nel mantenere “la piena visibilità sul nostro obiettivo di Ebit del 2022 per la divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione”.
Poste attribuisce la crescita dei ricavi all'”ottima performance in tutte le linee del business di pagamenti e mobile e nei servizi assicurativi sia ramo vita che danni”, mentre l’incremento del risultato operativo è legato ai contributi positivi che arrivano da “servizi assicurativi, finanziari, pagamenti e mobile e una performance resiliente della divisione corrispondenza, pacchi e distribuzione”. Il business dei pacchi, dice Poste, è in fase di normalizzazione, “ben al di sopra dei livelli precedenti alla pandemia.
Il gruppo Poste Italiane non prevede ripercussioni dirette sui vari business da parte del conflitto in Ucraina. Poste Italiane, si legge nella nota sui conti, “ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di turbolenza finanziaria, affermandosi anzi come un ‘porto sicuro’ per i risparmiatori, grazie ad un portafoglio di offerta finanziaria caratterizzato da prodotti con contenuta volatilità che continuerà a mantenere, anche in futuro, il risparmio postale al centro della strategia di sviluppo. La struttura dei costi del gruppo, inoltre, include un’esposizione limitata nei confronti dei settori caratterizzati da elevata pressione sui prezzi. Il gruppo si approvvigiona e compete principalmente nell’ambito del mercato domestico, non ha unità produttive dislocate nei Paesi colpiti dal conflitto, o limitrofi, e ha limitati rapporti commerciali con tali Paesi; pertanto, non ha ripercussioni dirette che potrebbero comportare impatti significativi sui vari business o ricadute di rilievo sulla propria redditività. Il gruppo beneficia inoltre di azioni poste in essere in momenti di mercato favorevoli, finalizzate a mitigare le oscillazioni di prezzo dei fattori produttivi, come ad esempio operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei prezzi del carburante, ovvero stipula di forniture con prezzi ‘bloccati’ per tutto l’anno in corso e parte del 2023”.