L’Aquila. “Non abbiamo discriminato nessuno, né infranto regolamenti nella gestione dei controlli al personale e ai nostri studenti, in relazione alle disposizioni anti-covid”. Il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, risponde così alle critiche mosse dal movimento ‘Studenti contro il green pass’ che ha inviato un’istanza in autotutela all’indirizzo dei vertici accademici, denunciando “gravi discriminazioni nei confronti dei non vaccinati”.
“Abbiamo applicato la normativa vigente – spiega il rettore – che prevede l’accesso all’Università di tutto il personale vincolato al possesso del green pass rafforzato, mentre per gli studenti è sufficiente il green pass base. Questo – sottolinea – in tutta Italia, non solo all’Aquila”. Tra le critiche mosse dal movimento, c’è quella di “aver sistematicamente disatteso, fin da settembre, le disposizioni del dl 111/21, nella parte in cui esse stabilivano l’effettuazione di controlli a campione”. Questa scelta, a detta dei firmatari dell’istanza di autotutela avrebbe comportato ritardi e disagi.
“La scelta di controllare sistematicamente a tutti il green pass – replica il rettore – è una scelta di sicurezza perché fare un’analisi di questo tipo a campione inficia significativamente l’efficacia del controllo. Siccome poi il campione può essere rappresentato anche dal 99,9% delle persone non abbiamo infranto alcun regolamento”.
Covid, gli studenti Univaq contro green pass: “Noi discriminati”