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Inciucio Di Pangrazio-centrodestra su nomine Corecom. Maggioranza: non sapevamo nulla

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
31 Ottobre 2015
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Consiglio regionale D'Alfonso (3)L’Aquila. Hanno tutte le caratteristiche di una vera e propria sveltina studiata a tavolino le fasi del rinnovo in Regione dei componenti del consiglio Corecom, Comitato regionale per le comunicazioni. L’organo ha funzioni di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale per l’Autorità e le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) con funzioni di consulenza della Giunta e del Consiglio regionale.
Il presidente Filippo Lucci è stato riconfermato dal governatore Luciano D’Alfonso, ma sulla nomina dei componenti quello che è accaduto è poco chiaro, per lo meno a livello politico. Infatti la scelta dei componenti è stata affidata alla presidenza del Consiglio su consultazione dei capigruppo. Il 14 dicembre, infatti, la conferenza dei capigruppo aveva deciso di abbandonare la votazione in consiglio per optare sulla formula più “smart” della nomina con decreto del presidente Peppe Di Pangrazio. La quadra, però, non si era mai trovata e quindi le nomine erano tornate in consiglio. Il punto all’ordine del giorno era stato però rinviato. La strana procedura, infine, aveva fatto in modo che la scelta tornasse di nuovo al presidente, previa consultazione dei capigruppo. Peccato però che alcuni di essi fossero completamente all’oscuro riguardo alle nomine dei due componenti, l’avezzanese Ottaviano Gentile, patron storico della emittente  tv Telesirio, e Michela Ridolfi.

Ma allora come, e soprattutto chi li ha nominati? Tra i capigruppo della maggioranza la risposta in merito è unanime: nessuno è mai stato consultato formalmente in merito. C’è anche chi dall’opposizione, come il capogruppo del M5s Gianluca Ranieri, oltre che a essere estraneo ai fatti, si è mostrato anche “contrario a ogni forma di nomina politica poiché determinati incarichi dovrebbero essere conferiti secondo modalità di selezione diverse e meritocratiche come ad esempio i concorsi”.
Per la maggioranza, Mario Olivieri si è detto “estraneo alla vicenda”. “Non sono stato consultato, tanto è che a queste nomine non ci sto neanche più dietro, scelgono loro”.
Più diplomatico il capogruppo del Pd, Sandro Mariani, che ammette di aver dato mandato al Presidente di fare le nomine supponendo che “siano state fatte sulla valutazione dei curriculum”.
Solo uno dei Consiglieri di centro destra, Lorenzo Sospiri, capogruppo di Forza Italia, si è detto informato sulla questione facendo luce sulle nomine dei due membri avvenute dunque su “suggerimento scritto dell’opposizione al presidente del Consiglio Di Pangrazio”. Una conferma che arriva anche dal capogruppo Ndc, Giorgio D’Ignazio che spiega come del fatto “si sia interessato il consigliere Sospiri per l’opposizione”, aggiungendo: “a me fino a oggi non è stato detto nulla”.

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Ma il motivo per il quale tali nomine siano frutto di un accordo tra l’opposizione di centrodestra e il presidente del Consiglio Di Pangrazio resta per il momento un mistero, soprattutto per i capigruppo della maggioranza. E’ dunque giusto che la scelta dei membri di un organo così importante con funzioni di rilievo debba ridursi a un inciucio a due? Il Corecom, infatti, formula proposte, orientamenti e indicazioni agli organi regionali in tutti i casi in cui essi debbano esprimere pareri o adottare provvedimenti in materia di comunicazioni; esprime pareri alle Commissioni consiliari competenti sui progetti di legge regionali che disciplinano il settore delle comunicazioni; vigila, nel periodo elettorale, sull’applicazione della normativa in materia di par condicio e svolge importanti adempimenti tra cui una continua attività di informazione alle emittenti locali e l’erogazione dei contributi alle emittenti televisive locali. Ed è in merito a questo ultimo punto che sorge una perplessità sulla nomina dell’avezzanese Gentile, proprietario fino a qualche tempo fa di un’emittente televisiva locale ora passata al figlio. Situazione che sicuramente pone per i più maligni un conflitto di interessi se non di natura giuridica ma comunque di natura morale.

E un altro interrogativo riguarda lo strano atteggiamento di lassismo dei consiglieri di maggioranza. Come mai, se è vero come è vero, dato che nessuno è stato coinvolto attivamente nella scelta non ci sono state prese di posizioni o proteste da parte di consiglieri regionali e capigruppo? (f.d.m.)

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