Chieti. Una persona in carcere, tre agli arresti domiciliari, una sottoposta ad obbligo di dimora: è il bilancio di una operazione della IV Sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Chieti che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Chieti Luca De Ninis su richiesta del Pm Ciancarlo Ciani. Le accuse a vario titolo sono di acquisto, cessione, detenzione di stupefacenti e detenzione a fine di spaccio di hashish, marijuana e cocaina.
Il provvedimento è stato notificato in carcere a Pierluigi Bellia, 26 anni, che lo scorso 11 marzo era stato arrestato arresto dagli stessi uomini della narcotici i quali lo hanno sorpreso in flagranza di detenzione ai fini spaccio di hashish, marijuana e cocaina all’interno del suo nuovo domicilio a Chieti Scalo.
Ai domiciliari sono finiti Stefano Del Grosso, 50 anni di Chieti, il bulgaro Ivanov Teodor Todorov, 40 anni, sempre residente a Chieti, che sarebbe stato incaricato di alimentare la “rete di distribuzione” dello stupefacente nel centro città,e un albanese di 37 anni residente a Pescara, Roxhen Velja. Obbligo di dimora nei confronti di Claudio Bellia, 63 anni di Chieti, padre di Pierluigi.
Una 22enne di Chieti è il sesto indagato.Il provvedimento rappresenta la conclusione di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Chieti ed avviata dalla Squadra Mobile nell’autunno 2020 che ha permesso di svelare e scardinare una fitta rete di spaccio di droga. Ad acquistare lo stupefacente erano anche giovanissimi: il quartiere generale dello spaccio era nei giardini della Villa comunale di Chieti. L’attività investigativa, durata circa quattro mesi, ha consentito di sequestrare oltre 6,5 chilogrammi tra hashish e marijuana, circa 120 grammi di cocaina, denaro provento dell’attività di spaccio, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.