Bolognano. Il sindaco di Bolognano, Guido Di Bartolomeo, ha emesso, questa mattina, l’Ordinanza n.7 con
oggetto ‘Provvedimenti urgenti a tutela della pubblica incolumità, relativi alla presenza di ungulati nel territorio comunale’.
“Considerati il perdurare del fenomeno e la gravità dei danni causati dall’invasione dei cinghiali, e a seguito di numerosi incontri sollecitati dai titolari di diverse aziende agricole locali, dai rappresentanti di associazioni culturali del territorio e da numerosi cittadini, ho ritenuto necessario predisporre una misura adeguata a fronteggiare la sempre maggiore presenza degli animali selvatici, sia in centro che in periferia, e soprattutto nell’ottica di prevenire
ulteriori azioni rovinose a scapito di persone e cose. Dall’eccessiva moltiplicazione dei cinghiali, infatti – il cui aumento numerico è totalmente fuori controllo – possono derivare rischi di danni al bestiame di allevamento, alle colture agricole, oltreché pericoli alla circolazione stradale e potenziali attacchi all’uomo. Ricordo come l’ improcrastinabilità nel porre rimedio alla suddetta situazione sia stata già ampiamente rappresentata anche agli organi competenti della Regione Abruzzo , allo scopo di individuare le migliori soluzioni per contenere, da un lato, il proliferare della specie e, dall’altro, tutelare l’incolumità pubblica e privata. Il problema resta ed auspico che
tale provvedimento possa offrire una risposta efficace alle preoccupazione della mia Comunità”. Queste le parole del sindaco di Bolognano, Guido Di Bartolomeo.
Di seguito, i punti salienti dell’Ordinanza:
1) Si autorizza nelle zone centrali e periferiche del Comune di Bolognano , la cattura e/o
l’abbattimento di cinghiali selvatici allo stato brado che siano potenzialmente pericolosi in
quanto sconfinando dai loro habitat naturali si avvicinano all’abitato, anche al fine di evitare
l’eccessivo proliferare degli stessi;
2) si incaricano, per l’attuazione di tali operazioni di cattura e/o abbattimento, i Carabinieri
Forestali nonché i proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché
muniti di licenza per l’esercizio venatorio, nonché le guardie forestali;
3) per le operazioni di cattura e, se necessario, di abbattimento dovranno essere programmati
appositi piani di intervento da trasmettere all’ISPRA (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica)
per l’emissione del proprio parere, e da comunicarsi preventivamente, per ragioni di sicurezza,
agli organi di polizia, nonché ai residenti ed alle attività produttive presenti nel relativo
territorio.