La provincia di Chieti è ricca di eccellenze gastronomiche e di ottimi vini, eredi della tradizione agropastorale che per secoli ha caratterizzato ogni aspetto della vita di chi ha abitato nel lembo di terra che va dalle pendici della Maiella orientale fino al mare. La cucina popolare, in tal senso, è testimone non solo di memoria e tradizioni ancora fortemente sentite tra gli abruzzesi, ma è capace di raccontare anche le sue evoluzioni. A questo mira la rassegna Cucina popolare frentana: tracce d’identità dedicata alla tradizione della tavola popolare nella stagione della rinascita, la primavera.
Giunta alla sua seconda edizione, la manifestazione è stata presentata Mercoledì 6 Aprile presso l’agriturismo Colle Tripio di Guardiagrele da Tiziano Teti, presidente del Gal Maiella Verde, Carlo Ricci ideatore del progetto e Raffaele Cavallo presidente di Slow Food Abruzzo.
Dal 20 Aprile al 4 Maggio, dodici agriturismi e ristoranti aderenti al patto di comunità della cucina popolare frentana proporranno menu appositamente studiati per l’occasione, con un calice di vino, al prezzo fisso di 30 euro. Identità e accoglienza al centro del progetto, arricchito di preziose video ricette che fungono da eccellente strumento di promozione.
Sarà possibile gustare una carrellata di bontà della tradizione, ma anche nuove ricette insediatesi in tempi più recenti e che si avviano sul passo della tradizione: dalle pallotte cac’e ove, alla frittatina con mugnoli selvatici, la pizza “scima”, paste fresche fatte in casa, carciofi, asparagi, erbe di campo, l’immancabile agnello, il capretto cucinati sotto il coppo con le patate e al tegame con formaggio e uova e diverse pietanze pasquali. Proprio il coppo è stato scelto quale simbolo della tradizione culinaria popolare, uno strumento semplice, multifunzionale ed ecologico, a testimoniare tempi e ritmi che definivano anche i sapori delle pietanze in cucina.
Il nostro impegno, e quello di tutti i protagonisti che rappresentano il vero valore aggiunti del progetto Cucina popolare frentana – hanno dichiarato i promotori – è a sostenere e tutelare i piccoli produttori per non perdere la tradizione, raccontando al meglio il territorio frentano più autentico a partire da un ingrediente da proteggere, l’artigianalità, con l’obiettivo di custodire il patrimonio di saperi che esiste dietro a ogni piatto”.
Il sostegno ai piccoli produttori e la valorizzazione dell’artigianalità nel produrre le materie prime e poi trasformarle in delizie culinarie passa anche attraverso la narrazione, perché il sapere custodito da generazioni di donne che hanno selezionato ingredienti e tramandato ricette elaborando pietanze dall’incredibile significato antropologico e gastronomico possa tornare ad essere un patrimonio condiviso. Gal Maiella Verde e Slow Food Lanciano hanno per questo avviato all’inizio di quest’anno un progetto di documentazione attraverso foto, video ed interviste che permetterà di raccogliere in digitale le testimonianze dei protagonisti, i racconti di originali e peculiari attività di preparazione di alcuni piatti, oltre che un vademecum con le 10 ricette identitarie della cucina popolare frentana.
I video sono stati curati e realizzati dal regista lancianese Francesco Enzo Testa e raccontano fedelmente la preparazione di una serie di piatti tipici della tradizione attraverso brevi e invitanti racconti dei custodi stessi, con procedure, ingredienti e l’utilizzo strumenti originari come il coppo e le terracotte. Suggeriamo di cercare le video ricette sui canali social del progetto oppure su You Tube perché finalmente gli scenari, i ritmi e i tempi di narrazione contribuiscono con profondità e spessore al valore della cultura della cucina popolare.
Aderiscono all’iniziativa l’Aia Verde (Pizzoferrato), Caniloro (Lanciano), Colle Tripio (Guardiagrele), Cuore Rosso (Altino), Fattoria dell’Uliveto (Scerni), Il Grappolo d’Oro (Lanciano), Il Vecchio Moro (Torricella Peligna), La Brocca (San Martino sulla Marruccina), Osteria La Frasca (Scerni), Trattoria del Pagano (Palombaro), Travaglini (Casoli), Za’ Culetta (Rocca San Giovanni).
COME PATECIPARE A CUCINA POPOLARE FRENTANA: TRACCE DI IDENTITA’
Sicuramente il consiglio è di partire dalla lettura dei menu, disponibili sulle pagine Instagram e Facebook di @cucinapopolarefrentana e sui siti delle strutture aderenti. Dopo aver scelto, sarà sufficiente contattare direttamente l’agriturismo prescelto e concordare la prenotazione.
La comunità dei custodi della cucina popolare frentana è aperta a nuove adesioni, perciò chi – tra cuochi e attività ristorative – volesse aderire al progetto, può richiederne l’iscrizione sul sito cucinapopolarefrentana.maiellaverde.it oppure chiamando il numero 338.2680783.