Forse qualcuno si era fatto della guerra super tecnologica del terzo millennio un’idea sbagliata.
Abbiamo pensato a The Fifth Element con Bruce Willis, invece ci siamo ritrovati a guardare un altro film, come fosse We Were Soldiers con Mel Gibson.
I carrarmati sporchi di fango, la lotta corpo a corpo tra soldati, le trincee fatte con i sacchi di sabbia, le bombe carta artigianali, le mine sul campo di battaglia.
Quelle che vediamo sembrano le immagini di Fortnite e invece è realtà.
Una guerra “diversa”.
Non ci sono più i morti dei missili Stinger, dei razzi ipersonici Kinzhalma, ma quelli uccisi per strada dai colpi di Kalashnikov, con i preti che danno l’estrema unzione ai cadaveri a terra, con le mogli che seppelliscono i corpi dei mariti nel giardino di casa.
Non la guerra tecnologica di Star Wars, ma la guerra di trincea di Casualties of War.
Una guerra di soldati contro civili, di rappresaglie nelle case e di uomini giustiziati davanti agli occhi della moglie.
Questa è la realtà.
E non serve cercare messe in scena, cercare alibi, cercare teorie complottiste, negazioniste.
Non cambierebbe nulla.