
Chieti. No categorico alla variante Interporto: i sindaci di Chieti, Diego Ferrara e di Manoppello, Giorgio De Luca, sono tornati a ribadire la contrarietà delle proprie comunità al progetto di velocizzazione della linea ferroviaria RomaPescara che, dicono in una nota congiunta, “non contempli la variante Interporto che abbiamo chiesto sin dal primo momento”. “Se così non accadesse, significherebbe vanificare un investimento complessivo di 720 milioni di euro, per realizzare alcuni lotti di un’opera che, forse, sarà conclusa nella sua interezza fra 20 o 30 anni: tutto per poter percorrere 157 chilometri di strade ferrate in poco più di due ore e alla media di 80 chilometri all’ora e con un costo sociale altissimo di depauperamento dei territori”, dice De Luca. “Le istituzioni e le comunità sono stanche della tattica del bastone e della carota praticata in questi mesi di apparente concertazione da Rfi, anche in seno al Dibattito Pubblico”.
“L’ultimo progetto in variante, presentatoci due giorni da Rfi prevede quasi l’intero tratto in viadotto, ovvio che i costi lievitino”, aggiunge De Luca. “Ovvia dunque la bocciatura di un progetto così impattante. Il Comune di Manoppello, richiamandosi a quanto già detto dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, ha già contestato l’insostenibilità ambientale dell’opera di Rfi e continuerà a farlo”, conclude il sindaco di Manopello. Poi Diego Ferrara sottolinea: “Stiamo facendo davvero di tutto per concretizzare la variante come città capoluogo abbiamo fatto da motore a una sinergia istituzionale che non ha mai remato contro quest’opera, cercando alternative che avessero possibilità, facendo anche da mediatori con la comunità e la giusta rabbia maturata nelle famiglie e fra gli operatori commerciali ed economici che sarebbero costretti a lasciare case e attività qualora non ci fosse nessuno dei cambiamenti richiesti e sperati”. Per Ferrara l’obiettivo è portare nella conferenza dei servizi, che si aprirà a breve per il primo lotto, un progetto sostenibile. “Alla luce degli ultimi incontri avuti ieri con i tecnici del Dibattimento pubblico, siamo all’opera con tutte le nostre risorse tecniche per abbattere i costi e le rigidità che ci sono stati riferiti in merito alla variante che Rfi ha elaborato sui nostri suggerimenti, il tutto per limitare un impatto che invece sarebbe durissimo, sia in termini di rapporti umani che economici, qualora la stazione appaltante rimanesse sulla posizione originaria”, conclude il primo cittadino teatino.

