
“Va ricordato che nel 2000, nell’ultima amministrazione di Biagio Tempesta, i nostri rappresentanti erano ben sette, eletti anche sull’onda della grande mobilitazione contro la realizzazione della discarica di Monte Manicola, scellerato progetto poi accantonato – spiega Galletti -. E la media è stata nei periodi precedenti sempre di 3 o 4 consiglieri paganichesi. Poi, nelle ultime tornate elettorali fatale è risultato essere l’eccessivo numero di candidati nelle varie liste, che ha portato alla polverizzazione del voto, e ad un magrissimo risultato portato a casa. Un errore da non ripetere”.
Sottolinea dunque Galletti, “come Asbuc in questi ultimi anni, proprio per questo deficit di rappresentanza, abbiamo riscontrato una scarsa attenzione e collaborazione da parte dell’Amministrazione comunale, Non è un caso pertanto che sono tanti i problemi ancora sul tappeto e irrisolti, non di competenza degli Usi civici.
Ad esempio la condizione degli edifici scolastici, l’irrisolta problematica della caserma dei carabinieri, i cimiteri di Paganica e San Gregorio, la cui capienza è ormai del tutto insufficiente, lo stato dell’arte della viabilità urbana e campestre, l’incompleta e caotica ricostruzione del centro storico, e cito a proposito, la questione dei sottoservizi e degli allacci delle utenze di acqua, luce e gas, l’enorme numero di consorzi commissariati, i dimenticati monumenti e luoghi più significativi di Paganica, in particolare le antiche fonti, come Fonte Vecchia e Fonte di S. Antonio-Largo Garibaldi, il monumento ai caduti”.
“Vogliamo poi parlare del santuario della Madonna d’Appari? – incalza il presidente Asbuc -: un tesoro di architettura ormai invaso da infiltrazioni incontrollabili e dannosissime, causate da interventi pregressi fatti sulle rocce sovrastanti il tunnel. Per quanto riguarda l’esterno del santuario, viene curato dal comitato della Madonna d’Appari e in larga parte dagli Usi Civici, soprattutto per quanto riguarda il sentiero basso in tavole di legno e quello in quota. Questa manutenzione comporta enormi spese a causa del costo del legno e dell’alto tasso di deterioramento a cui è soggetto.
Per questa serie di argomentazioni, Galletti chiede all’elettorato paganichese “di andare oltre le sirene dei vecchi politici, mai presenti sul nostro territorio, e che si organizzano alla fine di ogni mandato affidandosi a ‘fedeli luogotenenti, che dispensano a piene mani mirabolanti promesse buoni propositi e solenni impegni, arrivando a rovinare amicizie, dividere le famiglie e l’intera comunità. Per di più questo desolante andazzo fa correre il rischio che ancora una volta Paganica non riesca ad eleggere un adeguato numero di rappresentanti. In una comunità come la nostra, che cresce sempre di più, invitiamo dunque ad una riflessione collettiva, invitiamo a premiare persone davvero rappresentative, animate da sincero senso di appartenenza, capacità e che possono rivendicare un passato operoso nei confronti della comunità. In due parole: veri paganichesi”.