Roma. Dopo due settimane di netto incremento, dal 23 al 29 marzo c’è stata una sostanziale stabilità dei nuovi casi di Covid-19, che sono stati 504.487 rispetto a 502.773 della settimana precedente (+0,3%). Nello stesso arco di tempo, aumentano del 5,5% gli attualmente positivi (1,26 milioni rispetto a 1,20).
Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe, che precisa come “in questo momento sia difficile fare previsioni”. Aumentano del 3,2% i tamponi effettuati, passati da 3,2 milioni del 16- 22 marzo a 3,3 milioni. Il tasso medio di positività dei molecolari è stabile a 13,4%, mentre quella degli antigenici si riduce al 15,7%.
“Sul fronte degli ospedali” afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – “si rileva un’inversione di tendenza nei posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva (+7%) e prosegue l’incremento dei ricoveri in area medica (+8,6%)”.
“In particolare, in area critica dal minimo di 447 raggiunto il 24 marzo i posti letto occupati sono risaliti a 487 il 29 marzo; nei reparti di area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 8.234 il 12 marzo, sono risaliti a quota 9.740 il 29 marzo. E’ di fatto stabile – puntualizza Marco Mosti, direttore operativo Gimbe – il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media settimanale si attesta infatti a 45 ingressi al giorno rispetto ai 42 della settimana precedente”.