Ve l’immaginate Emil Hácha che si mette negoziare con Hitler per la neutralità della Cecoslovacchia prima dell’invasione di Praga?
Ve l’immaginate il Führer che scende a compromessi e stila insieme a Hácha un documento di pace senza prevedere la rinuncia da parte della Cecoslovacchia alla propria sovranità in favore della Germania?
Questo sono i negoziati in atto in questi giorni.
E come il Führer che aveva già impartito ai generali della Wehrmacht l’ordine di occupare il territorio cecoslovacco già prima di firmare il documento con il presidente Hácha, così Putin continua a perseguire i suoi obiettivi di occupazione senza margine di trattativa con Zelenski.
Questi negoziati sono una farsa, perché è ancora una farsa ciò che muove il cuore dei protagonisti.
Da un lato servono al Cremlino per prendere tempo e continuare a bombardare e a occupare (o per lo meno a provarci)
Dall’altro sono utili a Zelensky per fiumi di collegamenti social finalizzati a sollecitare gli Usa e l’Ue a mandare più armi o, peggio, a intervenire militarmente. Due cose impossibili per entrambi.
La Russia è ferma e l’Ucraina distrutta.
Entrambe le parti, in sintesi, sanno già dove si può arrivare, ma fanno finta di non saperlo e continuano a sperare nell’impossibile.
I negoziati fino a ora sono stati una farsa.
C’è solo un modo per fermare la guerra, iniziare dei veri negoziati, con l’aiuto di figure super partes (ce ne vorrebbero!) capaci di cambiare gli intenti, capaci di cambiare i cuori.
Scriveva papa Giovanni Paolo II in occasione della XVI giornata mondiale della pace nel 1983:
L’ostacolo per eccellenza alla instaurazione della giustizia e della pace si trova nel cuore dell’uomo, nel peccato (cfr. Gaudium et Spes, 10), come era nel cuore di Caino, che rifiutava il dialogo col suo fratello Abele (cfr. Gen 4, 6-9).
Gesù ci ha insegnato come ascoltare, condividere, come fare agli altri ciò che si vorrebbe per se stessi, come risolvere le controversie mentre si cammina assieme (cfr. Mt 5, 25), come perdonare.
E soprattutto, con la sua morte e risurrezione, Egli è venuto a liberarci dal peccato che ci oppone gli uni agli altri, a darci la sua pace, ad abbattere il muro che separa i popoli.