Pescara. “Nel secondo anno della Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime del Covid-19 ritengo doveroso denunciare che un così alto numero di morti era evitabile e ribadire la richiesta dei
familiari di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia in Italia”. È quanto ha dichiarato ieri in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, ringraziando l’associazione familiari vittime del covid ‘Sereni e sempre uniti’ per l’invito a Osio Sotto (Bergamo), dove stasera (ieri per chi legge) riceverà “un riconoscimento per la comune lotta per ottenere verità e giustizia”.
“La classe dirigente del nostro Paese ha teso ad assolversi nascondendosi dietro allo scontro con i novax – afferma Acerbo – La mancata attivazione del piano pandemico, peraltro non aggiornato, chiama in causa il ministero della sanità. La partita Atalanta-Valencia poteva essere sospesa. La mancata zona rossa a Nembro e Alzano ha prodotto una strage di Stato, con precise responsabilità politiche della Giunta regionale del centrodestra della Regione Lombardia e del governo Conte che non hanno voluto inimicarsi Confindustria. La privatizzazione della sanità lombarda – prosegue – ha reso debole e priva del necessario coordinamento la risposta alla pandemia. La mancata adozione di una strategia covid zero ha reso il nostro Paese vulnerabile ben oltre l’iniziale emergenza. La politica si è autoassolta e continua su una strada sbagliata, continuando a foraggiare la sanità privata e perdendo l’occasione del PNRR per rilanciare la sanità pubblica. Il muro che la maggioranza che sostiene il governo Draghi ha eretto contro la richiesta di una commissione di inchiesta parlamentare è lo specchio della paura della verità di una classe dirigente, politica ed economica, che sta tentando di autoassolversi. Il meschino tentativo di limitare l’attività della commissione d’inchiesta alla sola Cina evidenzia la meschinità di chi ostenta nelle cerimonie lacrime di coccodrillo”.