Pescasseroli. “La musica è una legge morale: essa dà anima all’universo, ali al pensiero, slancio all’immaginazione, fascino alla tristezza, impulso alla gioia e vita a tutte le cose. Essa è l’essenza dell’ordine ed eleva ciò che è buono, giusto e bello, di cui è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna”. Queste le parole di Platone che aprono un varco alla sensibilità vibrazionale, poiché siamo energia e nell’energia echeggiamo musica, connettendoci con l’universo e ascoltandoci nelle nostre inflessioni morali. Siamo esseri sospinti dall’emissione dei suoni e più essi ci sfiorano la pelle e maggiore sarà il brivido che la musica ci saprà regalare.
L’abruzzese Jacopo Sipari, classe ’85, è un direttore d’orchestra di rilevanza internazionale e nonostante la sua giovanissima età ha una importante formazione artistica riconosciuta con pregio ed ammirazione, lasciandoci assaporare proprio il messaggio di cui Platone ci ha fatto dono. Sipari, direttore principale ospite della fondazione Festival Pucciniano, è direttore artistico e fondatore del Festival dell’Opera lirica italiana “Operaviva” in Azerbaijan, del Festival Internazionale “Sacrum” in Vaticano e del Festival Internazionale di Mezza Estate – Tagliacozzo Festival. In Italia e all’estero è stato invitato da numerose compagini orchestrali e ha collaborato anche in produzioni liriche con importanti interpreti. Nell’ambito della musica leggera ha dimostrato le sue capacità pluriespressive, connotando la bellezza della musica alla sostanza multiforme e facendosi omaggio di produzioni Pop con grandi artisti del settore.
A gennaio 2020 ha vinto il premio speciale Golden Opera per la New Generation degli Oscar della lirica, attribuitogli dalla confederazione lirica dei teatri d’Opera italiani come “uno dei più promettenti giovani direttori d’orchestra nel firmamento operistico italiano con particolare riferimento alla musica di Puccini”. La sua grande passione per la musica è sempre stata regnante nella sua vita, ciò nonostante, ha prestato sempre molta dedizione in tutte le attività formative del suo percorso professionale. Amante della letteratura si è diplomato al liceo classico con il massimo dei voti e, successivamente, ha acquisito la laurea prima in giurisprudenza e poi in diritto canonico, conseguendo due dottorati di ricerca in diritto penale e in diritto canonico, quest’ultimo con tesi interamente in latino presso la Pontificia Università Lateranense. Inoltre, è diventato avvocato a 27 anni e all’età di 29 è divenuto il più giovane avvocato del tribunale della Rota Romana. In contemporanea ha dato spazio anche agli studi di composizione sperimentale con Mauro Cardi e canto lirico con Maria Chiara Pavone diplomandosi bensì, presso il Conservatorio di Musica aquilano “A. Casella”.
Grazie alla sua grande dote artistica e al suo essere desideroso di apprendimento ha coronato, infine, un grande sogno laureandosi brillantemente con il massimo dei voti e la lode in direzione d’orchestra presso il Conservatorio “Tartini” di Trieste sotto la guida di Marco Angius. La sua forza esplosiva ha indotto le emozioni ad estroeittare intensità di alta connotazione evocativa e il suo pubblico ne ha abbracciato il richiamo di un pensiero musicale che vola oltre gli orizzonti dei pentagrammi e arriva al cuore come boccioli di rosa che schiudono i petali emanando un intenso profumo, profumo che si traduce in viaggio sinfonico della multiforme espressione, adagiando sulle nostre coscienze la consapevolezza dell’importanza artistica e avvicinandoci agli ambienti musicali che insegnano la gentilezza, poiché la musica ha il tocco di una carezza ed ogni nota introdotta ha la melodia degli angeli che sorridono d’eterno.